20 MAGGIO: GIORNATA MONDIALE DELLE API.
“OGNI APE porta in sé il meccanismo dell’universo: ognuna riassume il segreto del mondo”, ha scritto il filosofo Michel Onfray ne La saggezza delle api. E il 20 maggio è la Giornata Mondiale delle Api, istituita dalle Nazioni Unite nel 2017 per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla loro importanza, sulle minacce che affrontano e sul loro contributo per lo sviluppo sostenibile con il fondamentale servizio di impollinazione a beneficio delle colture agrarie erbacee e arboree.
PUNGENTE E CHIACCHIERONA, l'ape è un animale sociale e per questo ha sviluppato un linguaggio carico di preziose informazioni verso i suoi simili, essenziali sulle sorgenti del cibo migliore. E’ dotata di una vista composta da parecchie migliaia di coni visivi che distinguono colori e persino l’ultravioletto che noi non vediamo, e che differenziano numerose figure geometriche. Infatti percepiscono gli odori anche attraverso le antenne che possiedono fibre nervose che fendono l’aria e catturano le sostanze odorose e hanno un valore plastico, cioè collegato all’individuazione dell’oggetto che profuma se lungo o corto se ovale o tondo. Lavoratrice instancabile a produrre miele e cera o soltanto come insetto impollinatore sempre così importante per mantenere l’equilibrio di biodiversità, l’ape viene utilizzata come animale sentinella per la rilevazione dell’inquinamento agro-ambientale. Sono 2.000 le specie di apoidei presenti in Europa e 1.000 in Italia. Emerge pertanto l’importanza, in agricoltura, di favorire la nidificazione con lavorazioni dei terreni non molto profonde, con la creazione di parti di giardino incolte e tronchi di legno morti o ancora con strisce fiorite tra i campi, o dei bio-hotel che si propongano di accogliere tutti gli impollinatori selvatici e solitari.
NELLA Giornata mondiale delle api la Regione Umbria ha stretto, insieme alle rappresentanze del mondo agricolo -Coldiretti, Confagricoltura Cia e Copagri-, il “Patto per la sostenibilità” che sancisce unità e condivisione di intenti e azioni a salvaguardia delle api e degli altri impollinatori, nonché del loro fondamentale ruolo per le colture alimentari e il mantenimento della biodiversità. All’evento hanno preso parte anche i rappresentanti delle Associazioni di apicoltori umbri: Apau, Naturalmiele, Cooperativa Apicoltori Gubbio-Gualdo Tadino e Aes-Apicoltura etica e solidarietà.
E VICINO ORVIETO, nelle colline di Monterubiaglio una frazione di Castelviscardo, esiste un paradiso per le api creato dall’architetto Annalisa Bambini, la sua una vera e propria passione. In un paio di ettari di bosco selvaggio e anche nel giardino e nell’orto di casa, sono state sistemate le arnie. Al momento sono presenti una ventina di colonie, più o meno con un milione e mezzo di api a cui l’appassionata apicultrice ha dato persino un nome: l’ape regina si chiama Anna.
marilena badolato