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UMBERTO RAPONI, grafico satirico, emozionale…

Peperosa:

Oggi peperosa.cult si occupa di arte e gastronomia. Di  un artista eclettico, versatile, poliedrico, emozionale. Umberto Raponi, grafico, fine umorista e creativo di fantasia inesauribile. In lui, io filologa della lingua e poi del gusto, ho individuato una filologia del tratto. Egli ironizza, sorride, critica, irride, ma, da grafico,  graffia, scalfisce, incide lasciando un segno che poi ricostruisce a modo suo. Ricopre questo segno universalmente riconosciuto, che con Lui diventa significante/significato/significabile. In questo è un ricercatore spontaneo, ma non troppo visto che attinge al suo tavolato delle idee, della radice storica ed etimologica di quel suo segno che diventa allora simbolo e va anche oltre la sua stessa veste simbolica. Uno di questi simboli raponiani ricorrenti è gastronomico: c’è sempre in  Umberto un richiamo ad un sapore, un aroma , un gusto, un piatto, una ricetta passata presente e anche futura quando la immagina per sorriderne un po’. Alcune sue raccolte di scritti sono addirittura dedicate ad una componente gastronomica, per non parlare dei suoi creativi manufatti: tazze, piatti posaterie rappresentati forati, quando il loro scopo è quello di contenere, o rovesciati, modificati nella forma, quando la loro finalità è di apparire nella loro integrità o linearità interpretativa, dissacrandoli quindi, ma sempre con affettuosa partecipazione e sorriso un po’ ironico, un po’ triste. Notizie, citazioni, aneddoti, omonimie, modi di dire, proverbi, frottole, sentenze, bizzarrie, cose stravaganti, insolite e impossibili, ma con lui probabilissime. Alcuni titoli:  La bruschetta del fachiro laureato- modi insoliti e stravaganti di fare bruschette del 1996-, Homo Citreum- da me tradotto uomo limonato e quindi aggettivato col genere neutro-, Scapigliate verze, Il verso sdrucciolò, Nuvole a biocchi, Distanza di fuga, Riflessione – piccola pubblicazione del 1978 -, “Off limits 2”- pagine bianche del 1994-, “Uno, Du2, Tr3…tocca a te!”dell’ottobre 1970, numeri e numeri, dedicato un po’ ai bambini e alla figlia Paola. Grafico-satirico-umorista, la sua è un’opera metastorica senza tempo, senza età, ogni lavoro è perfettamente leggibile a distanza per la sua intelligenza, leggerezza e ironia…

Cult:

La bruschetta, uno  dei nostri modi di godere del pane “abbruscato o abbrustolito”con  il nostro splendido olio, diventa tanti e tanti e altri modi di fare bruschette:

Bruschetta all’aglio virtuale

Abbrustolite la fetta di pane sulla graticola. Al momento di passare l’aglio, quando qualcuno tra gli invitati, inevitabilmente dirà: “ a me poco aglio…per me niente aglio”, sollevate di un centimetro lo spicchio d’aglio dalla fetta, fingendo l’operazione di strofinamento. Il calore del pane attrarrà l’odore dell’aglio, quanto basta per dargli un lievissimo e delicato profumo. ( tratta da La bruschetta del fachiro laureato)

APERITIVO CON L’ARTISTA

Venerdì 3 giugno

Esposizione opere e conversazione con

UMBERTO RAPONI

Dalle ore 19.30

Presso il Giardino del Residence Domus Volumnia, Via Assisana, 49   Perugia-Piscille

Ci sarò anch’io, ovviamente per parlare di lui.

Marilena Badolato   maribell@live.it

AUTHOR - Marilena Badolato