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6 APRILE: E’ IL CARBONARA DAY!

E’ IL   #Carbonaraday all'insegna della tradizione e della sperimentazione. Ha fatto discutere la recente ricetta della carbonara con pomodoro e bacon lanciata dal New York Times, la smoky tomato carbonara e da molti criticata. Per gli italiani se c'è il pomodoro non si può chiamare carbonara. Poiché noi, vivaddio, abbiamo anche la amatriciana, se proprio vogliamo un piatto rosso!

 

SARA’ UNA “spaghettata diffusa” via social dedicata ad una delle ricette di pasta più amate e condivise, appuntamento imperdibile per cuochi e appassionati che desiderano condividere opinioni a proposito di questo piatto e, più in generale, sul rapporto tra tradizione e innovazione. 

 

ORIGINI INCERTE: nel 1930 Ada Boni, famosa gastronoma, censì una sorta di “inventario” delle ricette culinarie della tradizione romana e in esso  manca la carbonara. Questa ricetta fa la sua comparsa con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Per alcuni sarebbe nata nel 1944 dall'incontro fra la pasta italiana e gli ingredienti della 'Razione K' dei soldati americani (tuorlo d'uovo in polvere e bacon). I militari americani accompagnavano la 'Razione K' agli spaghetti per integrare la dose di carboidrati e per un godurioso nutrimento.

 

ALTRA ipotesi ne attribuisce la paternità ai carbonai appenninici che lo preparavano usando ingredienti di facile reperibilità e conservazione. Sarebbe allora l'evoluzione del piatto 'cacio e ova', di origini laziali e abruzzesi. Come lo “spaghetto dei carbonai” del borgo umbro di Fratticiola Selvatica, creato in occasione della famosa omonima Sagra. Durante la manifestazione si possono gustare piatti tipici della cucina locale, tra i quali questo piatto realizzato con uova e ottima pancetta, pecorino romano, parmigiano reggiano, pepe nero. Ultima ipotesi ricondurrebbe alla cucina napoletana, al trattato del 1837 Cucina teorico-pratica di Ippolito Cavalcanti dove troviamo una ricetta della celebre preparazione.

 

ESISTE UN UNICO MODO per fare la Carbonara e 5 ingredienti canonici: pasta, guanciale, pecorino, uovo, pepe nero. NON PEPERONCINO !!! Ma in realtà non vi sono limiti alle reinterpretazioni di questa ricetta dalle “origini fumose”.

 

MA NE ESISTONO già tante varianti.  Ogni Paese ha una sua tradizione che si rinnova: i supplì alla carbonara (riso, parmigiano, pancetta, uovo, mozzarella e pangrattato), pizza carbonara (mozzarella, uovo, guanciale, pecorino romano e pepe, carbonara burger (manzo, bacon, uovo, cheddar e salsa) e la carbonara di pesce spada (pesce spada, uovo, pepe nero, pecorino e prezzemolo), la carbonara tartufata e quella vegana con una salsa realizzata con zucchine o carciofi o con i peperoni arrostiti e frullati. Altra variante, nei ristoranti di sushi, è la gunkan alla carbonara ( una 'barchetta'realizzata con foglie di nori, riso e uova di salmone). E persino il gelato alla carbonara, inventato oggi a Milano.

 

MA SONO una purista: la ricetta tradizionale vuole il guanciale tagliato sottile, metà grasso e metà magro, con quel grasso che non va fatto arrostire troppo, ma solo sudare affinchè regali tutto il suo corposo profumo.

 

 

marilena badolato

 

 

AUTHOR - Marilena Badolato