GARDEN CLUB-PERUGIA. LE RICETTE DI NONNA ELDA.
RICETTE di una nonna. Non per nostalgia, né per proporre ancora una volta un tempo che fu. Ma per vedere come “ il tempo che fu” sopravvive ancora oggi nei pensieri, negli spunti, nelle ricette curiosamente datate ma pur attuali di una donna, nonna Elda, in questo caso mamma del famoso fotografo perugino Marco Nicoletti che le ha raccolte in un piccolo quaderno a lei affettuosamente dedicato. Un lavoro che può rappresentare veramente una ricerca antropologica sulla “peruginità” a tavola.
CURIOSO EXCURSUS in questo quadernetto, dono della Cassa di Risparmio agli alunni delle elementari degli anni ‘50, un labirinto di un pochino di olio, una grattatina di tartufo, un pugno di uvetta, una mezza tazza da tè di farina, una presina di sale, e di annotazioni come un poco di burro insaporisce, il caffè deve essere dolce e persino…il pesce? Lasciamolo fare a chi lo sa fare, inserendo quella pillola di saggezza di chi è vissuta in una città lontana dal mare e si è limitata a cucinare al massimo il baccalà.
UNA PROFESSIONALITA’ fresca e intuitiva, un modo veloce di comunicare una ricetta tra chi usava lo stesso modo di comunicare, un lessico familiare-casereccio così immediato ed efficace che non era necessario nemmeno specificare l’esecuzione di una ricetta. “Tutto era nella sua mente, tutto era consuetudine” scrive il figlio Marco. E tutto facilmente trasmissibile a chi sapeva di cucina.
E ANCORA I NOMI delle aiutanti in cucina per le occasioni speciali, la Maria, la Candida, ognuna a donare un pizzico di sé e a modificare quindi inconsapevolmente una ricetta, spunto per proporre cose innovative agli ospiti. E l’importanza delle amiche, anche quelle del Garden club, con le quali Elda giocava a canasta scambiandosi pareri culinari. Così appaiono le tante Ornella, Dora, Carla, Livia, Serena, Luisa, Paola, Antonietta, Margherita, Anna Maria, Carla, Gabriella, Graziella, Liliana, Lisetta, Palma, Valeria. E una crostata salata ante litteram appare vicino alla ricetta antica dello stracotto.
E’ INTERESSANTE che una delle ricette più dettagliate negli ingredienti e nella esecuzione sia quella del plum cake, sicuramente più tarda di quelle del vitello tonnato o del pollo ripieno arrosto che non avevano bisogno di tante parole, e forse vista come più estranea, straniera alle consuetudini perugine e quindi bisognosa di maggiori spiegazioni, o i “ senwich” caldi o all’uovo, quasi trasvolati di corsa rispetto invece ai crostini di fegatini o alle tartine con tonno capperi e maionese, sentiti sicuramente più vicini. E appaiono come new entry le diverse versioni delle torte al cioccolato o quella della torta di noci meringata.
PER LA loro semplicità, per le notazioni inestimabili, oggi che lo “spadellare” è così di moda da essere quasi ossessivo, questo quadernetto rappresenta una boccata di aria fresca. Ricordando di quando il cucinare non era per moda, lo stare ai fornelli non una costrizione familiare ma un gioioso piacere, e il servire le vivande fatte con le proprie mani ogni volta una sorpresa regalata a sé stessi, un riproporre il rito della convivialità ai propri amici e un grande atto d’amore verso i propri cari. Che ancora lo ricordano.
GARDEN CLUB-PERUGIA
Le ricette di nonna Elda
a cura di Marco Nicolini
Hotel Plaza, Perugia
marilena badolato