“ODE TO THE MASTER” AL FESTIVAL DEI 2MONDI DI SPOLETO: UN OMAGGIO AD HANS VAN MANEN.
UNA INTERA CITTA’, un palcoscenico. E’ Spoleto durante il suo Festival dei Due Mondi. E bellezza si unisce a bellezza, a estro, a fantasia, a creatività e musei, teatri, palazzi si riempiono d performance di artisti nazionali e internazionali, perché Spoleto regala grande fascino.
E IL FESTIVAL, con il balletto “Ode to the master” ha voluto omaggiare Hans van Manen, il “ Grande Vecchio” della danza, come tutti lo chiamano, riferendosi al suo anno di nascita, 1932, ma non alla freschezza della sua genialità, creatore di opere che sono in repertorio in più di cinquanta compagnie al mondo, fra le quali il Marijinski Ballet, il Bolsjoi Ballet e il Ballet de l´Opéra National de Paris. Oltre centoventi i titoli creati da quanto nel 1957 ha fatto il suo debutto autoriale con Feestgericht.
COSI’ al Teatro Romano, illuminato di un fascino azzurro siderale, il Balletto Nazionale Olandese ha portato in scena uno spettacolo formato da tre coreografie dove l’estremo tecnicismo si è fuso con movimenti plastici emotivi, con ironia, con scarti cesellati e improvvisi di significati poetici. “Il mio balletto-dice l’autore- parla di relazioni, il che comporta un carico di emotività”
EMOZIONI INTENSE e invece una forte struttura razionale si sono alternate in una sapiente combinazione di tecnica accademica e modern dance. Adagio Hammerklavier, su musica di Beethoven, studio sulle infinite possibilità che ha un movimento di essere lento, ha presentato in scena coppie disarmonicamente organizzate a rappresentare desideri non realizzati, attrazioni e repulsioni. In Kleines Requiem, sulla musica cupa e misteriosa della terza e quarta parte del Requiem für eine Polka di Górecki, la danza, molto malinconica, ha mostrato i temi della separazione e della solitudine. Ha chiuso la gioia esplosiva dei 5 Tango's, forse il pezzo più eseguito di Hans van Manen, creato negli anni Settanta su musica di Astor Piazzolla che lo vide rappresentato e ne fu entusiasta. Strana, coinvolgente miscela tra la passionalità del tango e le forme del balletto accademico, le quali, pur nell'apparente freddezza, segnalano un modo innovativo di utilizzare i ritmi del ballo argentino. Applauditissimo.
ADAGIO HAMMERKLAVIER
coreografia Hans Van Manen
musica Ludwig van Beethoven
costumi e scene Jean Paul Vroom
disegno luci Jan Hofstra
KLEINES REQUIEM
coreografia Hans Van Manen
musica Henryk Mikolaj Górecki
costumi e scene Keso Dekker
disegno luci Joop Caboort
5 TANGOS
coreografia Hans Van Manen
musica Astor Piazzolla
costumi e scenografia Jean Paul Vroom
disegno luci Jan Hofstra
marilena badolato