MARIA ROSARIA LUZI, “INSEGUENDO L’AZZURRO DEI GIORNI”: FIORDALISO.
Fiordaliso
Inconsapevole / consegni al mio cuore/ il tuo azzurro / per eternare il cielo d’estate / e mi culli / dentro l’azzurro di un sogno.
PENSIAMO al fiordaliso della lirica di Maria Rosaria Luzi nella raccolta “Inseguendo l’azzurro dei giorni”: non l’iris, non la viola ma un fiore che scoppia dentro, d’azzurro improvviso, ed eterna i cieli d’estate e la speranza. Lo immaginiamo dentro un campo di grano che evidenzia, che segnala, che circoscrive. Fiordaliso, così azzurro da regalare il suo nome a un colore, uno dei pochi fiori realmente azzurri chè altri così definiti, sono in realtà violacei o tendenti al grigio. Fiordaliso, Centaurea Cyanus, deriva, secondo l'etimologia, dalla parola greca "kyanos" riferendosi alla prevalenza del suo colore blu/azzurro. Chiamato anche “garofano del grano”, per il fatto di avere densamente punteggiato d’azzurro, assieme al vivace rosso dei papaveri, le sterminate distese di campi di grano, e conosciuto nell'antichità come “fiore degli incantesimi”, poiché indicava speranza ed era beneaugurante nelle questioni di cuore.
QUESTI VERSI, improvvisi, profumati, colorati, udibili, sfiorabili nella loro fisicità, sembrano compendiare nel loro breve respiro la vita del prisma cui appartengono: frammenti che raccolgono e custodiscono nel loro scrigno, integro, il suono- senso della poesia dalla quale provengono. Con un solo verso un poeta può mostrare il doppio nodo che lo lega al proprio tempo e al tempo che non c’è, all’accadere e all’impossibile ad accadere, all’udibile a quello che non udiremo mai, al visibile e a quello che noi non vedremo, al dicibile e a ciò che non saremo mai capaci di dire, al tattile e a ciò che è talvolta intoccabile. Ci porta insomma in quella che ho chiamato “la terra dei 5 sensi”. In un verso, in un solo verso, un poeta può rivelare la propria intima individualità e invece l’universo intero. E da un solo verso possiamo comprendere Lui, il poeta, e noi stessi. Per questo da un verso, da un solo verso, possiamo muovere all’Ascolto, con la a maiuscola, dell’intera poesia.
marilena badolato