IL TORCOLO DI SAN COSTANZO: MANGIARE INSIEME INGREDIENTI E STORIA.
IL TORCOLO DI SAN COSTANZO è un mangiare insieme ingredienti e storia. Niente affatto un pane povero come è stato detto, e lo dichiarano apertamente gli ingredienti ricchi come il cedro candito. Forse in origine un torcolo più semplice, e qui giocava in casa la forma dei nostri stampi ad anello, dedicato al santo con quello che si aveva a portata di mano, una serendipità di uva appassita che asciugava nei nostri solai, e poi tuffato in quel bicchiere di vino rosso di casa, che regalava conforto e calore al freddo dei giorni della merla. Ma dal momento in cui entra in gioco una festa particolarmente sentita e in cui la storia vera- anche quella degli ingredienti- trova una giustificazione fondante sulla loro utilizzazione, allora ecco che un torcolo diventa un alimento identitario, che veramente può parlare di noi perugini e della nostra città anche fuori dai confini regionali. E concorrere alla promozione turistica di Perugia e alla sua forza identitaria.
ED E’ questo l'intendimento ribadito in occasione della presentazione degli eventi legati alla festa. Le celebrazioni di uno dei Patroni di Perugia cominceranno il 28 gennaio alle ore 17.00 con la Luminaria, l’antica processione dei Lumi, che da Palazzo dei Priori raggiungerà la Chiesa di San Costanzo attraversando il centro storico della città, e proseguiranno il 29, giorno del Santo, con una serie di iniziative, fra cui l’appuntamento consolidato con la Fiera Grande (un centinaio gli stand presenti) lungo Corso Cavour nel Rione di Porta San Pietro, a cura dell’associazione L’arte e la terra, e alle ore 12.00 la tradizionale Degustazione gratuita di Torcolo in Corso Vannucci, offerta dai forni della città in collaborazione con Cna, Confartigianato, Confcommercio e Associazione Italiana Sommelier. 18 i forni partecipanti: Co.Fo.Pa., Dolce Perugia, Faffa dal 1851 Il fornaio, Forno Gabrielli Morena, Il Forno di Fontignano di Gabrielli Marilena, GMF – Punto vendita Emisfero, Industria Dolciaria Piselli Junior, L’arte del pane di Duranti Santino, Lupi Alessandro, Nuova Pasticceria Ambrosiana, Panetteria Alunni Gianfranco e figli, Panetteria Pasticceria Antica Perugia, Panetteria Pasticceria Cerquiglini, Panetteria Pasticceria Gionangeli Adelio, Panetteria Pasticceria Lucaroni, Pasticceria Etrusca, Da Severo Bottega Bistrot, Forno Deliziosi Pasticci.
FRA le novità, la collaborazione con il Post, il Museo della Scienza, con le attività gratuite didattico-scientifico, nella sala Camerale G. Alessi, dedicate a bambini dai 5 agli 11 anni, con interessanti laboratori sui lieviti, sugli zuccheri, sulla tecnica di canditura, che saranno approfonditi in modo tale che una ricetta diventi anche “scienza gastronomica”. Altra novità una degustazione gratuita di prodotti di Benedicta Umbria, a cura della Fondazione per l’Istruzione Agraria, che si terrà nel primo chiostro di San Pietro dalle 19.00 alle 24.00 di martedì 28 gennaio, in collaborazione con il Magnifico Rione di Porta San Pietro.
NON mancheranno i momenti di preghiera comune che regalaranno alla festa una dimensione corale: oltre alla sentita e storica processione dei Lumi della vigilia, si svolgeranno delle celebrazioni per il patrono sia nella chiesa a lui dedicata, il giorno 28 con i Vespri a partire dalle ore 18.00, con l’Offerta del cero e dei doni e i canti della Corale della Polizia Municipale di Perugia, sia nella Cattedrale di San Lorenzo, il 29 alle ore alle 18.00, con la solenne Celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Gualtiero Bassetti con la partecipazione dei Vescovi umbri e delle autorità cittadine.
PRESENTI in conferenza stampa a Palazzo dei Priori, l’assessore al Commercio e Sport Clara Pastorelli che ha introdotto la manifestazione, i rappresentanti delle associazioni di categoria Sergio Mercuri (Confcommercio), Marina Gasparri (CNA) e Stelvio Gauzzi (Confartigianato), oltre a Mario Lillocci per l’associazione L’Arte e la Terra, al presidente del Post, Francesco Gatti, al direttore amministrativo della Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia Mauro Cozzari, e a don Riccardo Pascolini in rappresentanza della Curia.
LA FESTA del patrono San Costanzo è un momento importante per la nostra città –ha detto l’assessore Pastorelli- che, ancora una volta, vede numerosi soggetti lavorare insieme alla sua realizzazione. È intenzione dell’amministrazione farne un’ulteriore occasione di attrazione turistica di Perugia, mettendo in campo un programma di attività più ampio e una promozione fuori dai confini regionali, già a partire da quest’anno. Importante e confermata è la presenza dei Rioni di Perugia.
IL TORCOLO di San Costanzo è Perugia, è stato scritto. Quindi grande dignità a un manufatto che l’Accademia Italiana della Cucina, Istituzione riconosciuta dalla Repubblica Italiana, nella sua Delegazione di Perugia di cui rappresento il CST, Centro Studi Territoriali, ha depositato con atto notarile datato 26 gennaio 1999, il disciplinare di produzione e la ricetta, e di cui non solo è stata organizzata, lo scorso anno, una conviviale per festeggiarne i 20 anni di ufficialità alla quale hanno partecipato autorità civili e religiose della nostra città, ma di cui ho ampliamente trattato sia nelle riviste e pubblicazioni della Accademia, sia in articoli dedicati dove la storia degli ingredienti, e non la favolistica, tracciava le linee di una grande, antica tradizione locale.
LA CHIESA DI SAN COSTANZO, esistente già nel 1027, è dedicata a un Patrono molto venerato dai Perugini e martirizzato ai tempi di Marco Aurelio e le cui reliquie vennero ritrovate sotto l'altare maggiore nel 1781. La chiesa, consacrata nel 1205, ha subito vari rifacimenti nei secoli XVI e XVIII. Nel 1889 fu ricostruita in stile neo-romanico dall'architetto Guglielmo Calderini utilizzando decorazioni in cotto provenienti dalla fornace Biscarini di Perugia.
marilena badolato
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