E LA CULTURA NON SI FERMA. TWO FOR TREE AND ORCHESTRA: MUSICA JAZZ DAL CEDRO SECOLARE DI PALAZZO MURENA-UNIPG.
RITORNA il "Tree Jazz", un concerto jazz sull’albero. Ma uno speciale, secolare, maestoso, custode della memoria e della cultura di Palazzo Murena, sede dell’Università degli Studi di Perugia. E’ Lui il "vero custode" del palazzo, questo cedro centenario, "arrivato qui poco dopo l'Unità d'Italia". Ed è Lui il suggello che segna una "partnership molto forte tra Università e Umbria Jazz", e tra la musica e l'ambiente. "Two for Tree and Orchestra" vuole segnare la ripartenza della musica nel rispetto e nell’interazione con l'ambiente.
IL CONCERTO - 19 luglio, Chiostro del Rettorato-Palazzo Murena, dalle 20.30 - sarà per 86 spettatori in presenza. Ma sarà trasmesso in streaming su Radio Monte Carlo e sui canali di comunicazione del Ministero degli Affari Esteri. Il progetto Jazz goes to University, attivato dalla Fondazione Umbria Jazz e dall’Università degli Studi di Perugia, vedrà protagonisti Paolo Fresu, Daniele di Bonaventura e l’Orchestra da Camera di Perugia, con la collaborazione dell’Associazione Alberi Maestri.
SICURAMENTE le note dei due artisti e dell’orchestra dialogheranno con il "respiro" dell’albero, gratificato dai suoni d’armonia. Perché sappiamo che le piante provano emozioni, rispondono alle diverse sollecitazioni ambientali e comunicano tra loro.
ESISTE infatti la "musica segreta" delle piante: la linfa scorre e produce le note. Un apparecchio collegato alle foglie con sensori è in grado di leggere il movimento della linfa, dal quale si può ricavare la melodia, spiegano gli studiosi. Tecnicamente il mondo verde produce note attraverso tetracordi, cioè melodie formate dalla successione di quattro suoni, come nella musica della Grecia antica. E si intrecciano, si scambiano, tra melodie più gravi o acute a seconda delle caratteristiche del vegetale. Ed è interessante percepire il "lamento sonoro" degli alberi assetati: una richiesta d’aiuto provocata dalle bolle d’aria nei vasi linfatici del tronco che provocano una specie di piccolo schiocco sonoro. O ancora le "grida ultrasoniche" quando vengono tagliati. O ancora la "paura" di fronte al fuoco: raccolgono la linfa verso il tronco e le radici, le parti vitali, mentre i suoni che emettono diventano subito più gravi.
#IORESTOACASA
marilena badolato