ADDIO A FRANCO BATTIATO, IL NOSTRO GENIO DELLA MUSICA.
UN MIX di colta ironia, raffinati pastiche letterari, musica sofisticata ma all'apparenza orecchiabile e quindi irresistibile, tutto questo e molto di più è stato Francesco Battiato, Franco per tutti noi. Coltissimo e curioso, non sopportava l'arroganza del potere e la superficialità dei giudizi, credeva nella conoscenza come strumento per andare oltre l’apparenza e dare al ruolo di artista il senso di una ricerca di un altrove possibile. La sua intelligenza ci mancherà tanto. Anche se viaggeremo con Lui, grazie alle sue composizioni, verso l'Assoluto, verso mondi diversi fino alla suggestione della vita dopo la morte come “corpi di luce su pianeti invisibili”. Quel “rapimento mistico e sensuale” della sua musica che “nasce da meccaniche divine”, in perenne ricerca di “un centro di gravità permanente”, chè è così “difficile trovare l’alba dentro l’imbrunire”. E ci proteggerà dalle paure delle ipocondrie e dalle ingiustizie e gli inganni del nostro tempo: “Supererò le correnti gravitazionali Lo spazio e la luce per non farti invecchiare E guarirai da tutte le malattie Perché sei un essere speciale Ed io avrò cura di te”.
“LA CURA” è una delle più sentite canzoni d’amore contemporanee. Scrive Manlio Sgalambro, filosofo, scrittore, poeta scomparso alcuni anni fa, e coautore de La cura, nella prefazione del libro Franco Battiato. Un sufi e la sua musica di Guido Guidi Guerrera: Per parlare di «amore» bisogna parlare di qualche altra cosa. Noi abbiamo fatto una canzone considerata unanimemente d’amore, parlando di «cura», di protezione, di mani che accarezzano i capelli come trame di un canto»:
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai
Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore
Dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
E guarirai da tutte le malattie
Perché sei un essere speciale
Ed io, avrò cura di te
Vagavo per i campi del Tennessee
Come vi ero arrivato, chissà
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
Attraversano il mare
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi
La bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi
Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto
Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono
Supererò le correnti gravitazionali
Lo spazio e la luce per non farti invecchiare
Ti salverò da ogni malinconia
Perché sei un essere speciale
Ed io avrò cura di te
Io sì, che avrò cura di te
marilena badolato (foto credit: rai.it)