IL TORCOLO DI SAN COSTANZO: UN SENTIMENTO PERUGINO.
OGNI CIBO ha un sentimento (Aimee Bender). E grande è quello per il Torcolo di San Costanzo, dedicato al nostro beneamato patrono che protegge Perugia insieme a Ercolano e Lorenzo. Torcolo e vino rosso di casa o vinsanto ad accompagnare un pane speciale in questo giorno, come un tempo. E una prece a Costanzo mentre si impastava e impastava, e rimpastava ad ogni ingrediente aggiunto ad accrescere una lievitazione naturale e a creare inconsapevolmente un dolce popolare e un santo popolare, un dolce casereccio e un santo casereccio. Un modo per celebrare una festa che univa sacro e profano, di quando anche a tavola si sanciva un rituale, come se il corpo avesse goduto se anche l’anima quel giorno fosse stata felice.
E SARA’ stato, un tempo, profumo d’anice intenso ovunque, tra piazze e vicoli gelati. Come dai tanti forni cittadini che creeranno oggi torcoli più belli e più buoni. Un torcolo con ingredienti fissi, sempre quelli, confermati da un disciplinare di produzione codificato con atto notarile (Accademia Italiana della Cucina): uva passa, puro cedro candito, pinoli, anice profumato, ogni ingrediente con la sua preziosa presenza da conoscere, da tramandare e da non confondere con torcoli “altri” che non possono fregiarsi dell’appellativo dedicato al Santo. Dalla forma a ciambella, sempre quella, e con i 5 tagli fatti nell’impasto prima che venga infornato, riconoscibilissimi nel manufatto, e riferiti alle 5 Porte medievali di Perugia. Guai se mancassero questi elementi identitari, significativi di un dolce, di una storia cittadina. Gli altri sono semplicemente torcoli al candito o ai pinoli o all’uvetta o a qualche diavoleria di puro e mero business commerciale.
UNA piccola “gioia”, oggi 29 gennaio 2022, dopo le limitazioni pandemiche, sarà il ritorno della “Fiera Grande” in Borgo XX Giugno, il Borgo Bello, e la novità della prima edizione della “Corsa di San Costanzo”, gara riservata al settore giovanile della FIDAL, organizzata da Atletica Capanne Pro Loco Athletic Team, Atletica Avis Perugia e dall’Assessorato allo Sport e Commercio del Comune di Perugia. E il Torcolo tradizionale sarà offerto dai nostri forni, all’interno della grande Sala dei Notari, alla Croce Rossa e ai volontari della Protezione civile, per quello che fanno ogni giorno per tutti noi, un modo per dire grazie a chi è impegnato da tempo nella lotta giornaliera contro il Covid.
RIMARRANNO le liturgie religiose, in Cattedrale e nella Chiesa a Lui dedicata. E rimarrà la storia di Costanzo martire e vescovo di Perugia, la stessa da secoli e secoli. E la “favola bella” che narra che il Santo si sia sempre occupato di “sistemare” le ragazze da marito, “adocchiando” quelle meritevoli del suo aiuto.
marilena badolato