E SPOLETO RIACCENDE IL SUO FESTIVAL. FESTIVAL DEI DUE MONDI 24 GIUGNO-10 LUGLIO 2022.
OLTRE 60 spettacoli in 17 giorni e 500 artisti da 36 Paesi. Oggi 24 giugno alle ore 19.30 parte la sessantacinquesima edizione del Festival dei Due Mondi. Ad aprire la kermesse, nella spettacolare piazza Duomo, il concerto della Budapest Festival Orchestra diretta da Ivan Fischer insieme al coro dell’Orchestra nazionale di Santa Cecilia nell’oratorio The Passion of Ramakrishan di Philip Glass, accostato alla Suite n. 4 in re maggiore per orchestra di Johann Sebastian Bach.
UNA vocazione multidisciplinare e internazionale con una proposta artistica trasversale alle singole arti, musica, danza, teatro, arte figurativa” che si sviluppa intorno a tre linee programmatiche: la musica dei due Mondi, la voce delle donne e i nuovi modi di raccontare la musica stessa (Monique Veaute, direttrice artistica)
DAL 1958 un Festival ideato da Giancarlo Menotti e destinato a rivoluzionare l’idea del fare cultura a livello nazionale ed internazionale in una città che vive di bellezza propria regalata dalla storia, una città che diventa un teatro a cielo aperto e dove ogni estate, da ogni angolo del mondo, si incontrano grandi artisti e nuovi talenti con proposte originali.
IL PROGRAMMA. La Danza si apre oggi con la celebre coreografia del Sacre du printemps di Pina Bausch con i ballerini della senegalese École des Sables fondata da Germaine Acogny, sino al 27 giugno al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti (ore 21.30, 20.30, 16.00, 20.30). Sabato 25 e domenica 26 giugno al Teatro Romano (ore 21.30) Through the Grapevine di Alexander Vantournhout, coreografo belga. Nella Sala XVII settembre del Teatro Nuovo inizia Le Bal de Paris, spettacolo immersivo in realtà aumentata – in scena fino alla fine del Festival, dove gli spettatori sono invitati a partecipare al ballo ideato dalla coreografa spagnola Blanca Li, indossando visori ottici e sensori di movimento nel mondo reale e costumi di Chanel in quello virtuale.
IL TEATRO MUSICALE dei registi francesi Jeanne Candel e Samuel Achache: da venerdì 24 a domenica 26 giugno a San Simone (ore 21.30, 19.00) con lo spettacolo Le Crocodile trompeur / Didon et Énée, vincitore del Premio Molière nel 2014 e tratto dall’opera di Henry Purcell, intreccia teatro shakespeariano e dramma musicale. Da oggi a domenica 26 giugno all’Auditorium della Stella (ore 19.45, ore 17.00) debutta a Spoleto L’appuntamento ossia la storia di un cazzo ebreo, lo spettacolo con la regia di Fabio Cherstich tratto dal romanzo del 2020 di Katharina Volckmer, nella produzione del Teatro Franco Parenti. Mentre i musicisti della Budapest Festival Orchestra curano la rassegna di Concerti da camera, a mezzogiorno e alle ore 17.00, al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, tra musica contemporanea e barocca.
LA STRAORDINARIA cantante e direttrice d’orchestra Barbara Hannigan, è presente in diversi concerti: sul podio come solista e direttrice dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per La Voix Humaine di Poulenc (2 luglio, Piazza Duomo); in duo con il pianista Stephen Gosling per Jumalattaret con musiche di John Zorn (3 luglio, Teatro Romano); al Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi per l’happening musicale di domenica 10 luglio insieme ad Alessandro Carbonare e Antonio Pappano, con il quale condivide anche il palcoscenico del concerto finale (10 luglio, Piazza Duomo).
FINO AL 10 luglio 2022 il cartellone ospita le migliori esperienze performative a livello internazionale, valorizzando teatri, spazi all’aperto e luoghi non convenzionali. Tra gli appuntamenti la proposta musicale include jazz, elettronica e contemporanea, dalla rassegna di musica americana dell’ensemble Sentieri selvaggi alla performance di Tovel, tra sculture ed elaborazione elettronica. Da non perdere le voci di Angelique Kidjo, Mariza e Dianne Reeves, in Piazza Duomo con i loro speciali concerti per Spoleto. Attesa per la nuova coreografia di Anne Teresa De Keersmaeker, l’omaggio a Trisha Brown e i lavori della nuova generazione di coreografe e coreografi come Ayelen Parolin, Luz Arcas e Yoann Bourgeois. A Spoleto anche il regista tedesco Thomas Ostermeier e gli ultimi lavori di drammaturghi italiani quali Leonardo Lidi, Davide Enia e del duo RezzaMastrella.
A TUTTO QUESTO si aggiungono gli appuntamenti collaterali e gli eventi speciali che rendono in queste giornate Spoleto un luogo vivace dedicato alle Arti: incontri con gli artisti, premi, istallazioni d’arte, rassegne cinematografiche e mostre. E’ l’artista Anselm Kiefer a firmare il Manifesto ufficiale della 65ma edizione.
E SPOLETO E ’anche ottima gastronomia, in locali che offrono il meglio di una materia prima d’eccellenza dove regna incontrastato sua maestà il tartufo nelle sue più autentiche interpretazioni: nella bruschetta, negli strangozzi, nelle frittate, ma anche nelle carni cotte in bracieri fumanti a regalare profumo e aroma indimenticabile. Senza dimenticare la Crescionda, dolce tipico, anzi storico di Spoleto, che esiste in circa cinquanta ricette antiche familiari e interpretato dai numerosi ristoranti della zona.
marilena badolato