UJ 22 E LA MOSTRA COLLATERALE “STORIA DELLA PUBBLICITA’ FARMACEUTICA”. CHIOSTRO DI SAN LORENZO FINO AL 17 LUGLIO.
UJ 22 non è solo musica dal vivo e condivisione, aria frizzante e nuova a Perugia, ma anche eventi collaterali spesso ricchi di emozione del ricordo e di curiosità del presente.
COSI’ la mostra, nel bellissimo chiostro della nostra cattedrale San Lorenzo, “Storia della pubblicità farmaceutica per la terapia del dolore e delle malattie reumatologiche” suscita molta curiosità perché anche per i farmaci la pubblicità ha rappresentato e rappresenta un elemento essenziale per far conoscere un prodotto, quello che non ha bisogno di prescrizione medica, come ad esempio alcuni antidolorifici, pomate, gocce, cerotti miracolosi, sciroppi magici. Così sono rappresentati alcuni farmaci, apparsi tra il 1850 e il 1950, per combattere diversi tipi di dolore associati o meno alle malattie reumatologiche.
ECCO allora tra i nomi noti a noi più grandi, e impressi nei nostri ricordi di bambini: l’immortale “aspirina”, panacea per molti mali e ancora oggi tra gli analgesici da banco di lago uso. Prodotto il 10 agosto 1897, il primo acido acetilsalicilico “puro e stabile e adatto all’uso terapeutico” inventato da Felix Hoffmann ricercatore della Bayer. Le foglie di mirto e la corteccia di salice erano già note contro i reumatismi in Egitto e nella Grecia classica come farmaco raccomandato da Ippocrate. Anche il Papiro di Ebers, 3500 a. C, parla dei benefici del preparato sotto forma di infusione. Per il mal di gola e la tosse si raccomandano le “pastiglie della Madonna della Salute” e la “catramina Bertelli” con belladonna, polvere di oppio e etilmorfina cloridrato. Famoso anche il “cerotto Bertelli” per i dolori reumatici che affliggono tutti, utile per “la difesa dei reumatizzati”, perché, si legge, “dove m’attacco…guarisco.
E ANCORA il “cachet Fiat” contro il mal di testa, il “veramon” per le “sofferenze femminili” e il “sanadon” unico farmaco “che fa la donna sana”. E ancora le "pillole ricostituenti (formula) Grocco" contro la "nevrastenia e nella convalescenza delle malattie acute". Presenti anche la morfina e la cocaina che fu ingrediente abituale di alcune bibite tra il XIX e il XX secolo. In particolare John Pemberton inventò verso il 1885 una bibita chiamata “French wine cola”, e l’anno seguente sostituì l’alcol e introdusse la noce di kola, ricca di caffeina, ribattezzando il prodotto. Era nata così la Coca-Cola che agli inizi del ‘900 fu modificata con l’abolizione della cocaina. Mentre il chimico francese Angelo Francesco Mariani inventò la “Mariani wine” con una immagine pubblicitaria di Papa Leone XIII. Fu proibita in Italia agli inizi del ‘900. Altri farmaci per la gotta e iperuricemia, il “veleno del reumatismo”, come l’“uricure”, molto diffuso in Italia, Francia e Spagna con l’inconfondibile immagine pubblicitaria dell’artista livornese Leonetto Cappiello: una persona anziana che gode del ritrovato movimento delle articolazioni degli arti inferiori grazie a Uricure!
CAPITOLO a parte il termalismo con le principali stazioni termali note anche oggi: Ischia con l’immagine del Grande Albergo delle Terme e le Nuove Terme Comunali; Santa Cesarea, le Terme di Lecce; le Regie Terme di Montecatini, “stabilimenti balneari di bagni termali”; Abano Terme per curare reumatismi, artriti e malattie del ricambio; Salsomaggiore con il suo Grand Hotel des Thermes con acqua salso-iodo-bromo-litiosa.
LA MOSTRA, resa possibile grazie alla gentile concessione del Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, ha l’intento di palesare il valore e il significato delle opere pubblicitarie riprodotte con alcuni di questi farmaci che fanno ancora parte della nostra vita, magari con nomi diversi, e altri che invece sono stati nel tempo ritenuti obsoleti o dannosi per la salute, tra i quali rientravano sostanze il cui impiego sarebbe impensabile ai nostri giorni.
marilena badolato