PORTA EBURNEA VINCE IL PALIO DELL’OTTAVA EDIZIONE DI PERUGIA 1416.
DONNE, tante. Donne che sfilano portando volumi legati alle Arti, alla musica, all’astronomia, alla aritmetica, alla medicina; nobildonne in ricche vesti o donne-fanciulle costrette a matrimoni con personaggi importanti e molto più anziani, loro appena quindicenni, e ancora popolane che colgono pingui grappoli e poi li “pigiano” in grandi tini, donne che lavano i panni a fonti comuni o che seminano e poi lavorano grani antichi in antichi stai posti controvento chè la pula si separi dal chicco e che preparano il pane e lo portano ai mercati, donne che sfilano suonando tamburi, donne che ricamano a tombolo, ma anche donne che cacciano con la faretra in spalla, donne guerriere o che diventano suore chiuse in conventi, perché figlie minori di grandi casate o sorelle di condottieri famosi, donne incantatrici, maghe e fattucchiere, donne “streghe” da allontanare o sante da pregare. Tante donne in questo Corteo e una lunghissima storia femminile da narrare.
UN CORTEO, come sempre atteso lungo un Corso Vannucci che appare vestito da tanti colori brillanti al sole del meriggio che sbianca invece Palazzo dei Priori ornato dai drappi dei Rioni.
APRE la sfilata Porta Sant’Angelo coi Suoi arcieri-cacciatori e i cani segugio che avanzano fiutando tutto attorno e il legname copioso dei boschi di questo borgo, il più a nord di Perugia e da sempre il più freddo che ci regala venti di tramontana, borgo di artigiani operosi, borgo di verace peruginità. Porta Eburnea invece regala bellezza verde tutto attorno. Una splendida allegoria della natura e della terra, con tralci d’uva e con un grande tino dove una popolana pigia con piedi i grappoli appena colti. E ancora citazioni di San Francesco. E appare subito il tanto lavoro in questo corteo grazie al quale Porta Eburnea ha costruito la sua vittoria: la giuria formata dallo storico Antonio Musarra, lo scenografo Gabriele Prosperi e il regista Giacomo Nappini ha infatti ritenuto questo corteo il migliore per attinenza storica, interpretazione e scenografia, sul tema della donna tra Medioevo e Rinascimento. Ecco Porta San Pietro con la lotta tra San Bernardino e le streghe, e quello di Porta Santa Susanna, con a tema l’acqua, quella delle nostre tante fonti e quella del Lago Trasimeno e con la rievocazione della storia delle famiglie nobili del Rione fino alla figura di Monalduccia, la sorella di Braccio e il convento dove fu ospitata. E Porta Sole con l’allegoria della storia di Branca da Peroscia nelle varie fasi della vita: giovanissima fanciulla infelice perché andata in sposa ad un uomo molto anziano e poi presto vedova e sposa di nuovo e di nuovo vedova, e infine la fortuna di una vita come imprenditrice di successo.
CENTINAIA i figuranti in abiti che devono rifarsi al periodo tra il 1400 e il 1450, seguiti dalle delegazioni ospiti di Montone (Donazione della Santa Spina), Gualdo Tadino (Giochi delle Porte), Camerino (Corsa alla Spada e Palio - Soavi Allegrezze dei Da Varano - Aspidum Sagittas); Senigallia (Il Solenne Ingresso), Visso (Torneo delle Guaite), Todi (La Disfida di S.Fortunato – Arcus Tuder).
E BRACCIO stesso infila al collo del capitano del Rione vincitore, Federico Mazzi, la Catena con medaglia (un grifo bianco in campo rosso) e consegna al console Stefano Cascianelli il Palio, realizzato da Alessandro Sciscione, studente dell’Accademia di Belle Arti. Speaker d’eccezione della giornata Enrico Brunetti dei Giochi de le Porte di Gualdo Tadino.
IL MAGNIFICO RIONE DI PORTA EBURNEA ha vinto il Palio dell’ottava edizione di Perugia1416, la rievocazione storica che si è tenuta nel centro storico perugino da giovedì 8 a domenica 11 giugno 2023. Il Rione verde ha trionfato con 70 punti dopo aver vinto il Corteo ed essersi classificato secondo alla Corsa del Drappo (vinta da Porta Sant’Angelo). Dietro si sono classificati Porta Sant’Angelo (66), San Pietro (63), Porta Sole (55) e Porta Santa Susanna (44).
marilena badolato