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TREKKING AL FARRO 2013 MONTELEONE DI SPOLETO 1

Fantastica galletta di farro soffiato, ricotta e miele di montagna

Lo street food di Monteleone: le "pizzette fritte"

Trattoria Gigetto: inizia il Trekking al gusto farro

Insalata di farro di Luigi della Trattoria Gigetto

Seconda tappa del Trekking: l'Hotel Brufa

Emanuela Allegretti dell'Hotel Brufa e la sua zuppa capricciosa

La zuppa capricciosa dell'Hotel Brufa

Continua-

TREKKING del gusto “ farro Dop” di Monteleone di Spoleto, per il secondo anno una esperienza sensoriale ad alta quota. Una esperienza di ristorazione “ familiare” di chi ha scelto, continuando una lunga tradizione, di rimanere in questi luoghi.

Si parte dal Borgo verso la Trattoria Gigetto, località Ruscio, dove viene coltivato il magico farro!!!

TRATTORIA GIGETTO- INSALATA DI FARRO

Il nome trattoria, scelto da questa famiglia di ristoratori della prima metà del novecento, i cui discendenti continuano ancor oggi a proporre i piatti genuini del luogo, parla già della scelta di una piena aderenza al territorio e alla sua cucina più genuina. La trattoria infatti richiama alla mente luoghi e cucine dove si mangiava e si mangia, dove di beveva e si beve e ci si incontrava tutti insieme in mezzo al gusto di piatti veri. E questo ancor oggi lega i pronipoti di Gigetto a Monteleone, il gusto di creare piatti del luogo, dove il farro regna sovrano. Siamo infatti a Ruscio, l’areale per eccellenza del farro, a pochi chilometri da qui, la spiga miracolosa cambia forma e contenuti, non è più il farro Dop di Monteleone di Spoleto, il triticum dicoccum durum. Questa insalata di farro, creata da Luigi, ripercorre una delle prime utilizzazioni del farro che veniva lessato, pur nella sua variante più moderna che prevede una semi perlatura del chicco, appena graffiato, per agevolarne la cottura e l’insaporimento. Questo antipasto è un piccolo capolavoro di delicatezza e aromaticità.

Insalata di farro

L’insalata di farro è splendida sia in versioni invernali, dove possiamo abbinare a questo antico cereale, legumi lessati, funghi, tartufo, sia in quelle estive, come questa, con pomodori pachino e scaglie di parmigiano o pecorino che ben si sposano con il celebre aceto balsamico. Oppure possiamo aggiungere “uova mimosa” e verdure a cubetti o pesce sfilettato come la trota o i gamberi di fiume della Valnerina.

Ingredienti-esecuzione

Farro semiperlato Dop di Monteleone di Spoleto, pomodorini pachino, rucola, scaglie di parmigiano reggiano o di pecorino della Valnerina, olio extra vergine di oliva, aceto balsamico, sale. Cuocete il farro per 30 minuti in acqua bollente, scolate e lasciate raffreddare, aggiungete i pomodorini tagliati a metà e la rucola, condite con sale e olio. Prima di servire aggiungete le scaglie di parmigiano o di pecorino spruzzate con aceto balsamico.

HOTEL BRUFA- ZUPPA CAPRICCIOSA

Risaliamo nella navetta che ci condurrà verso l’Hotel Brufa. L’aspetto è di lindo, gioioso, piccolo albergo di montagna. Molto confortevoli le camere, la mia con un panorama mozzafiato sulle verdi montagne e con il soffitto di piccole travi a vista a forma di stella: per sognare stelle dentro e fuori la stanza…

Il nome dato a questo albergo dalla famiglia Allegretti di proprietari e gestori, evoca la scelta di conservare una fisionomia importante nel luogo: infatti Brufa, nome longobardo, non solo riporta alla mente il Castello di Brufa, ma ricorda l’antico Ducato longobardo di Spoleto nell’Alto Medioevo. Che l’albergo accolga i visitatori con un sorriso di benvenuto lo attesta l’immagine che trasmette di nitore e di linda fisionomia di montagna, con alcune delle camere che si affacciano sui Monti Sibillini e sul Monte Terminillo e l’accoglienza di Emanuela Allegretti, pronta anche a confortare l‘ospite con menù che richiamano il territorio e una attenzione scrupolosa alla materia prima, non senza invenzioni di gusto che rinnovano le ricette del ricordo a cui in fondo tutti i monteleonesi tengono molto. Nella Zuppa capricciosa il farro Dop di Monteleone di Spoleto, alimento di integrità assoluta, si sposa a vari legumi, per un piatto che unisce la salubrità dei cereali alle proteine delle leguminacee: lenticchie e cicerchie si uniscono in matrimonio a orzo e farro, i nostri cereali attestati da tempi antichissimi e quelli che ancor oggi cerchiamo di mantenere con nuove e gustose ricette

Zuppa capricciosa

La zuppa capricciosa e stuzzicante direi, può essere servita più tiepida e più ferma d’estate, e invece tenuta più liquida come minestra d’inverno, accompagnata magari da qualche crostino di pane raffermo, così da giustificarne appieno il nome. La zuppa è di straordinaria efficacia gustativa, leggera e suadente, il perfetto piedistallo per esaltare prodotti di grande qualità. Olio evo a filo versato completa questo piatto del c’era una volta. Profumo intenso di buono appena arriva questa tiepida preparazione.

Ingredienti-esecuzione

Cipolla, sedano, carota, pomodoro, brodo vegetale, una miscela di legumi e cereali, olio extra vergine di oliva, sale, parmigiano, pepe nero.

In un tegame alto soffriggete nell’olio extra vergine di oliva un trito di cipolla, sedano carota, unite poi un poco di polpa di pomodoro. Aggiungete del brodo vegetale, e versate la miscela di legumi e cereali, mescolando a fuoco basso, per circa quaranta minuti, aggiustando di sale. Si manteca con parmigiano, un filo d’olio a crudo e una macinata di pepe fresco.

Continua-

marilena badolato    maribell@live.it

Il Piatto di San Felice nell'interpretazione dell'Hotel Brufa: farro, salumi e formaggi tipici della Valnerina

AUTHOR - Marilena Badolato