PERUGIA 2019: CITTA’DELLE IDEE, CITTA’DEL DIALOGO, CITTA’DELL’ACCOGLIENZA.
Perugia sprizza cultura da tutti i pori. Ma cultura fatta di processualità, un continuo farsi che nasce e dà forma ad accadimenti, avanzamento di sapere sognato e progettato. Perugia diventa una e trina. La città triplica la sua identità come CITTA’ DELLE IDEE, CITTA’ DEL DIALOGO, CITTA’ DELL’ACCOGLIENZA. Questo è il progetto. Questo è quello che l’Europa chiede, reinventare il futuro e Perugia è pronta alla sfida. In tanti ieri pomeriggio nella Sala dei Notari ad ascoltare il futuro: Perugia 2019, Capitale Europea della Cultura. Ma noi siamo abituati al futuro, il futuro è già qui, nella sfida delle nostre Scale mobili costruite dentro il ventre di una Rocca cinquecentesca o nella realtà del nostro Minimetrò, l’ottovolante delle meraviglie. Progetti avveniristici, avvenuti. E il movimento, da noi, staziona accanto alla staticità delle mura etrusche, che sono anche il nostro lustro. La città delle idee non è solo quella della cultura universitaria che comunque effonde il suo sapere da oltre settecento anni, o la Lingua e la Cultura per Stranieri, altro fiore all’occhiello della città, o l’importante Scuola di lingue estere dell’Esercito o la attivissima Scuola del giornalismo RAI, da tempo presente nel territorio. La CITTA’DELLE IDEE è la città che pensa. E’ quella del sapere in progress, della cultura come processualità. Spazio alle idee, spazio alla creatività che non sia mero sapere, ma fattività. L’ idea è chiara: lampadina accesa su on. La cultura non è un giacimento cui attingere, non è una risorsa nascosta, ma un movimento, una forma di innovazione sociale. E la città delle idee sarà capace di riprogettare non solo una città, ma il paese intero. CITTA’DEL DIALOGO. Per questo aspetto il legame forte è con Assisi, città del dialogo per eccellenza tra popoli di religioni diverse. Perugia è l’orizzontalità, Assisi è la nostra verticalità, è il nostro pensiero sacro quando quello laico non basta più o non conforta. E’il rifugio per meditare. Assisi è sempre stato questo per noi: la nostra appendice sacra, il nostro intermittente mea culpa. Era la Messa della domenica per noi bambini nei giorni di festa ad Assisi e a Santa Maria degli Angeli. Ed era la Confessione e la Comunione dei grandi, come se comunicarsi e confessarsi ad Assisi fosse diverso, come farlo direttamente con Dio. CITTA’ DELL’ACCOGLIENZA. Rispetto e integrazione sono le parole chiave. E’ sotto gli occhi di ognuno, che pur nel nostro carattere schivo, donatoci dalla storia, dalla orografia, dal clima, noi accogliamo tutti. Perugia è la seconda città italiana per presenza straniera. Questa Perugia una e trina sia, con la sua passione, con l’intelligenza, con il pensiero, con la sua cultura, stimolo ad agire per sé e per il paese intero.
A Perugia questa notte sarà bianca, e ci accompagnerà fino al nuovo giorno quando i giochi ormai saranno fatti. Capitale europea della cultura: la battaglia è aperta, le città italiane sono tutte belle e tutte con una storia, una cultura, una identità. Noi abbiamo cercato di mescolare la nostra cultura e di tirarla fuori, magico medley di quasi cento associazioni e soggetti partecipanti al progetto, come da un cilindro: ora che la crisi ancora morde, che i giovani sperano, che i vecchi scuotono la testa e che noi, di media età, lottiamo perchè il “ quando si stava bene” non sia un nostalgico ricordo, ma sia ancora una possibilità.
L’Europa ci chiede di sognare idee nuove, di essere visionari. Noi siamo abituati a sognare nei nostri lunghi inverni perugini. Creiamo per natura. Creiamo sul bello preesistente. Impossibile sbagliare. Sarà allora impossibile fallire.
Crediamoci, Perugia!
Lo slogan: Fabbricare i luoghi. Come rigenerazione urbana e sociale. Innovare per ricostruire attraverso un percorso processuale.
PERUGIA 2019 con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria
Città candidata Capitale Europea della Cultura
Il dossier della candidatura è disponibile on line in italiano e in inglese sul sito
www.perugia2019.eu dal 27 settembre 2013 alle ore 10.00.
marilena badolato maribell@live.it