L’OLIO UMBRO E’.
“ Oleum ex albis ulivis…”
L’OLIO UMBRO E’IL GUSTO DELLA COMPLESSITA’. Più o meno verde, più o meno fruttato, di gusto più o meno intenso, più o meno piccante e amaro in bocca quanto basta, quel tanto che racconta proprio di sé, della terra, del tempo che è stato, della pioggia e del vento. L’olio è socializzazione, scorre con la sua fluidità tra la gente. L’olio è democratico, è ricchezza condivisa, quella socialità che in fondo fa parte della sua stessa storia: la raccolta, tutti insieme sotto le fronde, il lavoro di squadra al frantoio, la macina, la molitura, poi l’assaggio sopra quel pane riscaldato dove scivola lento, donando sapidità a un alimento che la storia nostra vuole “sciapo”. IL MIRACOLO DELL’OLIO NUOVO, UNA FORZA PER RECUPERARE SE’ STESSI, LA PROPRIA IDENTITA’. Non c’è solo commercio dietro l’olio. E mi dispiace per chi non lo ha capito e pensa che l’olio sia solo un prodotto da svendere. L’olio ha una grande storia di persone, è un alimento che chiede e grida rispetto. L’OLIO E’ UN’OPERA D’ARTE, E’ UN CAPOLAVORO D’INGEGNO. L’OLIO E’ UN VALORE ANTROPOLOGICO. L’OLIO E’CULTURA.
Ogni anno proprio ora, in primavera, si preparano le piante per la produzione. Si libereranno dai rami ormai improduttivi per concentrarsi su quelli nuovi dove nasceranno i frutti. L’amore per la pianta dell’ulivo è grande, è lo sguardo di ogni mattina, quell’ amore di ogni giorno che si trasformerà nel tempo in un lungo matrimonio d’amore. L’olio è tutto questo, è storia di famiglie che lo hanno conservato, custodito, accresciuto. Quando qualcuno utilizzerà uno di questo oli in cucina, si ricordi che non è semplicemente un grasso da usare come condimento. Porta con sé, nel piatto, tutte le sue solide radici. ED E’ QUESTO IL SUO FUTURO GIA’ SCRITTO.
marilena badolato maribell@live.it
