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VELIMNA GLI ETRUSCHI DEL FIUME: LA LINGUA E LA SCRITTURA

SCRIPTA MANENT. Con la scrittura un popolo afferma comunque la sua supremazia soprattutto in un mondo scarsamente alfabetizzato. L’oralità è un fatto transitorio e soggettivo, la scrittura è oggettiva e duratura. Del “mondo etrusco” ci sono rimaste numerose iscrizioni, soprattutto a carattere dedicatorio, funerario od elogiativo, con il difetto quindi di essere molto brevi e di riportare quasi esclusivamente nomi propri. Fa eccezione il nostro “Cippo perugino”, una delle iscrizioni più lunghe fino ad oggi ritrovate, una delle fonti più importanti di quella lingua.

 

A PERUGIA sono presenti varie attestazioni che delineano il profilo di una civiltà sviluppata ed erudita. L’alfabetario di Perugia, inciso su un fondo di coppa di bucchero, proveniente da viale Pellini e rinvenuto nel 1970; il cippo perugino esempio di documento giuridico, scoperto nel 1822 in località S. Marco, in modo fortuito da Vincenzo Cherubini, che suscitò vivo interesse negli studiosi: in travertino è scritto su due lati di una pietra a forma di parallelepipedo, in cui vengono menzionate le famiglie Velthina e Afuna, con il loro confini e i possedimenti; poi l’iscrizione dell’ Ipogeo di S. Manno a Perugia, a carattere commemorativo e tombale: lunga 5 metri e tracciata su tre righe menziona il sepolcro costruito da Aule e Larth della famiglia Precu, insieme alla madre della famiglia Cestna, come luogo di sepoltura per i familiari; l’iscrizione dell’ Ipogeo dei Volumni, sullo stipite destro della tomba, che cita Arnth e Larth Velimna come costruttori dell’Ipogeo; un importante testo rappresentato dall’incisione tuta “della comunità” su due schinieri provenienti dalla necropoli del Frontone.

 

GIORNATA MOLTO INTERESSANTE all’interno dell’evento Velimna – Gli Etruschi del fiume, XII edizione, dal tema Lingua e Scrittura. E che ha preceduto altrettanto interessanti temi degli anni precedenti, dal ruolo della donna nella società etrusca, agli usi eno-gastronomici del tempo, alle tradizioni militari. Un evento quindi in continua crescita. Una importanza progressiva nel tempo grazie anche alla associazione Pro Ponte di Ponte San Giovanni, alle porte di Perugia, che ha sempre lavorato e creduto in questo progetto

 

AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELL’UMBRIA, il tema è stato trattato da illustri relatori:il prof. Giovannangelo Camporeale con “L’arrivo della scrittura in Etruria, aspetti e problemi”; il prof. Adriano Maggiani con “Iscrizioni votive di Perugia e dintorni”; il dott. Enrico Benelli con “Storie di famiglie etrusche a Perugia e non solo”; il prof Francesco Roncalli con “Riflessioni sull’Etruria tra oralità e scrittura”, con il coordinamento della prof.ssa Simonetta Stopponi. Insieme alle visite guidate al nostro Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria e all’Ipogeo di San Manno a cura della dott.ssa Luana Cenciaioli.

 

LE MANIFESTAZIONI DI VELIMNA continueranno fino a domenica 7 settembre, tutte incentrate sulla riscoperta del nostro passato etrusco con rappresentazioni teatrali, mostre, sfilate storiche, degustazioni gastronomiche e la grande “tradizionale Cena etrusca sul Ponte Vecchio”. Una formula consolidatasi negli anni, che rafforza l’immagine di un territorio da sempre legato al suo fiume, il grande Tevere.

 

marilena badolato   5 settembre 2014   maribell@live.it

AUTHOR - Marilena Badolato