IJF15: IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL GIORNALISMO CONTINUA
L’HOTEL BRUFANI, INQUESTI GIORNI, INCANTA E STUPISCE. E’ un grande open space che accoglie tutti e tutto il mondo, e la città stessa sembra entrare ogni giorno dalla storica porta principale fra Piazza Italia e i giardini Carducci. L’antichità della storia si mescola per magia a nuove intuizioni e realizzazioni, quelle di chi, come Amazon e complice una completa e attenta disponibilità dell’albergo e del suo personale, ha trasformato la “sala dei piatti vittoriani” in un moderno angolo di lettura e relax o Radio Capital che trasmette dal Bar Bellavista dove si gode appunto un panorama mozzafiato sull’ Umbria, e che diventa un angolo di intelligenza ironica e pronta e di attualità o la sala del Perugino o di Raffaello dai nomi del nostro famoso pittore quattrocentesco e del suo celebre allievo di Bottega, in aule dove si dibatte di giornalismo. E ancora l’angolo dove la città e le scuole umbre che partecipano all’evento si interrogano sui nuovi media e sui nuovi linguaggi.
IL GREEN E L’AMBIENTE e come comunicarlo. In Ambiente & Informazione: occasione mancata ? con il gruppo di Giornalisti nell’Erba qui al Centro Camerale Alessi si è discusso ieri fino a che punto il giornalismo riesca a comunicare l’ambiente e i problemi ad esso connessi. C’è veramente interesse, oppure l’interesse è che rimanga una nicchia per pochi? Che non abbia una implicazione politico-economica, ma che lo si tratti solo per cultura, perché gli interessi sono altrove. Questo il senso del dibattito con esperti e pubblico in un confronto autentico, su questi temi di attualità. Difficilmente troviamo degli “speciali” televisivi su questo argomento, eccetto un paio di trasmissioni “dedicate”. Non si parla della poca attenzione a questo tema da parte del mezzo televisivo perché si privilegia, tout court, questa fonte di informazione, ma sicuramente perchè è quella di più ampia diffusione capillare. Ma l’ambiente e le sue problematiche, malgrado l’interesse sia più che fondato e attualissimo, riamane un discorso quasi per eletti. Malgrado l’informazione ambientale abbia anche una sua “Carta” (discussione della FIMA- Federazione Italiana Media Ambientali- all’Hotel Sangallo).
OGGI, SU TUTTO, L’OMAGGIO ALLE VITTIME DI CHARLIE HEBDO alla Sala dei Notari nel documentario Cabu, politicamente scorretto, realizzato nel 2006 da Jerome Lambert e Philippe Picard, una testimonianza importante del lavoro svolto da Cabu. Un incontro curioso al Brufani con Khartoon! Che poi è il nome della pagina facebook del vignettista Khalid Albaih, ( deriva da Khartoum, la capitale del Sudan), esiliato proprio per aver postato i suoi lavori sui social media. Mentre al Teatro della Sapienza si è parlato di Tangentopoli e di come tutto comincia a Milano il 17 febbraio, con un arresto da cui prende il via anche l’inchiesta Mani Pulite. È il 1992, l’ann che ha segnato la storia italiana e che oggi la nuova serie tv Sky vuole raccontare. E ancora Tech vs Journalism, ma chi comanda? Con Greg Barber del Washington Post alla Sala Raffaello dell’Hotel Brufani e l’incontro sul Virus Ebola: oltre la notizia, alla Sala del Dottorato con il co-fondatore e Ceo Ebola Alert. Uno spaccato interessante anche sulla grande guerra 1915-2015, a cento anni dall’evento, in Dal diario dei soldati alla storytelling digital, a Palazzo Sorbello. Stasera, alle ore 21.00, Pietrangelo Buttafuoco sarà alla Sala dei Notari con Buttanissima Sicilia, uno spettacolo teatrale di satira e fierezza, coraggio e omissioni che trae ispirazione dell'omonimo libro, mentre domani lo sentiremo al Brufani, alle ore 18, in un incontro estemporaneo con Fulvio Abbate, da non perdere. Ma da non perdere nemmeno, sempre domani alle 18, l’evento clou del Festival: Snowden, la talpa del caso NSA, in un dibattito su sorveglianza e privacy, alla Sala dei Notari, collegato in video conferenza.
Continua-
marilena badolato foto di marilena badolato 16 aprile