EARTH DAY 2015. “RADICI DI PIETRA” E IL PARCO DELLA CANAPINA-PERUGIA
PIANTUMATO STAMANE UN PICCOLO ALBERO DI NOCE nell’area del Parco della Canapina, insieme alla consegna della manutenzione della area stessa all’associazione Radici di Pietra, che si occupa da sempre della tutela e della valorizzazione delle Mura etrusche che circondano, ancora intatte, il parco. Secondo il progetto del Comune di Perugia “ adotta il verde” che affida la cura delle aree verdi metropolitane a diverse associazioni cittadine. La noce aveva nell’antichità un significato sacrale, fatato, per la sua forma allegorica dell’essere umano: il mallo la sua carne, il guscio il suo scheletro, il gheriglio la sua anima. Il nome scientifico è juglans regia; dove juglans è una contrazione della locuzione “Jovis glans”, cioè “ghianda di Giove”, la noce era infatti considerata un alimento riservato agli dei per la sua bontà e per l’alto valore nutritivo, che oggi sappiamo anche salutare perché ricco di Omega3 e Omega6. Più tardi la pianta del noce è stata associata a quella figura che, per molti aspetti, ricorda la Grande Madre mediterranea, la “domina herbarum”. Dalle noci raccolte nella notte di San Giovanni, seguendo tutto un sacro rituale, si ricavava un liquore, il ‘nocino’, considerato una panacea per tutti i mali
PER L’EDIZIONE 2015 L’EARTH DAY NETWORK ha invitato chiunque, a qualsiasi latitudine, a “restituire qualcosa al pianeta, piantando un albero nel giardino di casa, o donandolo a un giardino pubblico, e prendendosene cura come un bambino finché non sarà in grado di sostenersi da solo. Ogni albero contribuirà a stabilizzare il clima e fornirà un habitat a varie specie animali”. Oggi si pianteranno oltre un miliardo di alberi o semi.
I CINQUE CONTINENTI sono coinvolti nell’Earth Day con una miriade di iniziative, per un pianeta più verde, ma anche più pulito, attraverso la campagna “Green Cities”. Lanciata nel 2014 l’iniziativa chiede ai Comuni di impegnarsi a raggiungere il 100% di energie rinnovabili entro il 2050 “per avere una riduzione significativa delle emissioni di gas a effetto serra”.
LA GIORNATA DELLA TERRA nasce il 22 aprile 1970 per porre l’accento sulla necessità della conservazione delle risorse naturali del pianeta. Oggi è divenuta un avvenimento educativo e informativo, una occasione per valutare le problematiche del globo: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, l’esaurimento delle risorse non rinnovabili.
“Acqua e suolo sono beni comuni, risorse non rinnovabili che noi abbiamo il dovere di riconsegnare intatte a coloro che verranno. L’opera è complessa, ma il suo inseguimento è l’unica cosa che può dare senso al nostro agire responsabile”.
Un piccolo gesto, compiuto però da miliardi di persone, può fare molto.
marilena badolato 22 aprile 2015 foto da ASSISI di marilena badolato