EXPO 2015. THE OPENING IN PIAZZA DUOMO CON ANDREA BOCELLI
RE DELLA SERATA DI APERTURA, in un concerto straordinario, è Andrea Bocelli che con la voce e la melodia italiana, unifica tutto il Mondo. Bocelli è Ambassador extraordinary, ma anche partner Expo con la Andrea Bocelli Foundation. E la sua voce rapisce non solo la platea di piazza Duomo a Milano ma miliardi di persone che seguono in mondovisione l’evento. Perché almeno 140 paesi partecipano a questa Esposizione universale con 53 padiglioni delle meraviglie. E un pensiero va anche a quei Paesi assenti, perché anche se fossero presenti, non avrebbero nemmeno il materiale per riempire il proprio padiglione.
IL PIANETA CHE NUTRE L’UMANITA’ E L’UMANITA’ CHE NUTRE IL PIANETA. Lo scambio è reciproco, per una comune salubrità che è poi salvezza. Ogni paese è presente con un tema che lo contraddistingue e con invece i temi comuni, che ricorrono sempre, della sostenibilità ambientale, dell’ecologia, dell’impegno a mantenere quella biodiversità che ognuno possiede e che è l’unica capace di mantenere intatto l’ambiente che la ospita. Questo attraverso temi importanti: bellezza, saper fare, innovazione, qualità della vita.
PALAZZO ITALIA appare creazione di un cemento lattiginoso, biodinamicamente impastato con fibre vegetali. Il Padiglione Italia vuole restituire la bellezza come riproposizione del nostro tradizionale “saper fare”, della nostra storica maestria. Ad accogliere i visitatori è infatti l’arazzo gigantesco di Giacomo Balla, che il futurista realizzò per l’Esposizione di Parigi del 1925. Una esplosione di colori del genio futurista che appare come monito e messaggio alle nuove generazioni: la vera arte non teme l’usura del tempo ed il suo messaggio, creatività, è sempre attuale.
LA VOCE DI BOCELLI intona arie da opere liriche dei nostri più amati autori, accompagnato dall’orchestra e dal coro della Scala di Milano e sono brividi. Al pianoforte il giovane e già famosissimo musicista cinese M° Lang Lang, anche lui Ambasciatore per Expo, esegue con agilissime e velocissime mani ed animo entusiasta e divertito, un’opera dedicata: Spring Festival Overture Fantasy. In mattinata, durante le prove, lo stesso Lang aveva voluto provare il bellissimo pianoforte portato da Bocelli, tutto in marmo di Carrara e testimonial della sua regione di provenienza.
L’ACCENSIONE DELL’ALBERO DELLA VITA, che esce dalle proprie radici, il nostro passato, e si slancia verso l’alto, l’oggi che è già il futuro, e rutilante di colori, appare quasi come fiamma olimpica a rappresentare uno spirito di fratellanza e di scambio. Chè questo dovrebbe essere l’Esposizione universale: mezzo di conoscenza e scambio di tecnologie, di invenzioni e di idee innovative, che questo è sempre stato il suo scopo, insieme, soprattutto oggi, al consapevole impegno verso la salvaguardia del Pianeta. L’Italia da sempre dell’intreccio tra bellezza, arte, paesaggio e creatività ha fatto un tratto fondante della propria identità ed un elemento di forza.
IL PIANOFORTE E’ QUELLO DI GIACOMO PUCCINI, del 1901, con cui compose l’ultima opera, quella Turandot rimasta incompiuta e con il finale scritto da Franco Alfano, e la celebre aria del Nessun dorma è ora intonata da Bocelli e accompagnata al pianoforte dal M° Lang. L’albero della vita si accende a illuminare il buio. E ci auguriamo che illumini il buio delle coscienze. Per il raggiungimento di quel “cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli” come ha augurato Papa Francesco a questo Expo.
NEL 1920 ALLE OLIMPIADI DI ANVERSA, in Belgio, Spelen van VIIe Olympiade, vince la medaglia d’oro per la marcia il diciottenne milanese Ugo Frigerio, ma si perdono gli spartiti del nostro inno nazionale, che allora era la Marcia reale, e la banda, miracolosamente, conosce a memoria una canzone italiana che tutto il mondo conosce. E’O sole mio, che viene cantata da tutti, pubblico compreso. E anche questa sera chiuderà la serata dal grande palco proprio O sole mio, interpretata da tutti i protagonisti insieme: il tenore Andrea Bocelli, i soprani Maria Luigia Borsi e Diana Damrau, il tenore Francesco Meli, il baritono Simone Piazzola e al pianoforte il M° Lang.
EXPO 2015: dove il Mondo si prepara a incontrare il Mondo.
“Noi viviamo dove è naturale lasciarsi innamorare dal bello. Questa è l’Italia. E con la voglia di stare insieme: l’arte di vivere all’italiana”.
marilena badolato per Expo 2015