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VERY BELLO CALENDIMAGGIO: MEDIEVAL SPRING FESTIVAL IN ASSISI.

CHE AMORE DI CALENDIMAGGIO! SON TORNATI I CANTI DI MAGGIO, i tornei, le tenzoni, le sfilate di carri allegorici che inneggiano ai fiori della primavera e a quel Medioevo che tanta parte ha avuto ed ha ancor oggi nella nostra regione e anche qui nella fiera città d’Assisi. Ad Assisi il medioevo non sembra terminato mai, vuoi per la fisionomia della città, vuoi per i conventi e le chiese che la dominano come dominavano l’età di mezzo, vuoi per Francesco e la sua storia sempre presente al mondo, vuoi per i suoi cittadini che al rintoccare della campana che apre la sfida accorrono nella  grande Piazza del Comune.

 

CITTA’ DIVISA UN TEMPO e ancora oggi tra “Parte de Sopra e Parte de Sotto”, tra i rossi e i blu dei colori del Gonfalone e quelli delle antiche famiglie dei Nepi e dei Fiumi che si sfidavano in lotte intestine. Ma le lotte diventarono canti e sfide d’amore e serenate a Madonna Primavera. E sbocciarono fiori dove l’odio imperava. E ancora oggi una sfida è tra musica e canti in vie e vicoli illuminati da fuochi e colorati da allegri pastelli e grandiosi cortei.

 

IL MEDIOEVO E’ OVUNQUE, nei costumi e nelle scenografie, miracolosamente nei volti. Ogni cittadino di Assisi diventa improvvisamente un tutt’uno coi fondaci, con le viuzze, con le pietre della sua città, camaleontico protagonista di scene e rievocazioni. E le fanciulle diventano- ghirlande di fiori tra i capelli e occhi sognanti- tante “Monna Primavera”. Come emergono, magicamente nascosti per tutto l’anno, materiali per le scene, per i costumi, per i cortei, così emergono nuovi volti e espressioni; i suoni, i profumi si spalmano dappertutto, uscendo da taverne “odoranti” di aromi noti e di allegri bagordi di cibo e di vino e quei canti che ti par di ascoltare, le tipiche chanson à boire. Le vie della città sono luci di fiaccole, i madrigali inneggiano all’aria della sera, chè così sarà stato al tempo dei tempi del “C’era una volta…”

 

CALENDIMAGGIO DI BELLEZZA nei cortei e nelle scene, di forte valenza quella del giardino dei Semplici, dove piante magiche e officinali regalano salubrità tramite sconosciute pozioni, chè questa era la funzione dei monaci nel lontano medioevo ed oggi ritorna come verde interesse verso la biodiversità, così vicina quella del sovrastante Monte Subasio. Così come è affasciante la scena notturna che descrive l’oscurità e la magia delle fasi della luna, da sempre signora degli incantesimi e delle stregonerie e la luce che invece identifica la ragione dell’intelletto, ma anche quella della fede. Il fuoco, scenografico, è di grande emozione e racconta della potenza salvifica o di quella infernale e persino la peste è interpretata come evento storico e reale pur se, come si credeva un tempo, trasmesso da creature mostruose (morbus dragonis) o come malattia dell’anima, peccato che arrivava a marchiare la carne. Coinvolgenti anche le storie d’amore narrate secondo i classici canoni novellistici dell’epoca, ricche di fascino anche esilarante. Insomma è presente tutto il Medioevo con i suoi chiaroscuri.

 

 

 

Ma in fondo il messaggio comune delle due Parti è che la musica, i canti, i balli “rinnovellano” la gioia del risveglio della Natura che è il tema portante dei “riti del maggio”. Primavera è tornata, la vita è tornata. E il Calendimaggio è festa di tutti, tutti fanno magistralmente la loro parte. E’ uno spettacolo, una rievocazione, ma anche una avventura e un viaggio.

 

 

E così Assisi è sé stessa nella storia.

 

 

 

 La “Magnifica Parte de Sotto” si aggiudica il Palio 2015 del Calendimaggio di Assisi.

 

 

 

 L’appuntamento ora è a GUBBIO e la sua CORSA DEI CERI, il 15 MAGGIO di sempre!

(Le tre brocche per l’Alzata sono pronte!)

 

 

 

marilena badolato

AUTHOR - Marilena Badolato