PERUGIA TRA STREET FOOD E FUMETTI !
TANTA, ANZI TANTISSIMA GENTE a riempire le vie del centro storico di Perugia, tra lo Street Food on the road, la prima vera rassegna cittadina, e la mostra di Fumetti del consueto annuale appuntamento di Perugia Comics.
IL CIBO DI STRADA consumato nei settecenteschi Giardini del Frontone, è stato un vero inaspettato successo di pubblico. La curiosità verso un cibo diverso di tradizioni culinarie di paesi diversi ha mosso decine di migliaia di persone. Un assaggiare interpretazioni nazionali e di varie parti del mondo tra antiche statue che osservano incuriosite e tante cyclette che stazionano ad uso di tutti, per far passare in fretta i sensi di colpa dopo aver ingerito un cibo che certo tanto “magro” non è. Ma, tant’è! Tutto serve per stare insieme e socializzare, fare due chiacchere in compagnia con un panino in una mano e un bicchiere di vino o di birra nell’altra.
UNA MAREA DI PERSONE all’assaggio dei canonici panini con la porchetta o della torta al testo farcita di profumati salumi e pecorini di montagna, da sempre street food nostrani, che hanno antiche radici storiche e attestazioni cittadine; e ancora del lampredotto toscano e le varie interpreta zioni sempre a base di trippa o frattaglie varie; degli arrosticini abruzzesi, i panzarotti pugliesi, la bombetta della Valle d’Itria, le olive all’ascolana, ovviamente marchigiane e il cono di pesce fritto di Cesenatico, tutto fritto, rifritto e trifritto a grandissima richiesta. E, per oggi, al diavolo il punto di fumo, la acroleina e… storie varie!
LA “PORCELLA ASTATA”. La prima vendita “autorizzata” di un maialino cotto allo spiedo, è registrata in uno Statuto del Comune di Perugia del 1279, mentre la prima attestazione della porchetta in lingua volgare risale al 1342 dove, sempre in uno Statuto comunale, si stabiliscono le regole di vendita della “porchecta” da parte del “porchetaio” in occasione di festività religiose o civili. Cibo di strada, quindi, di antiche radici storiche e cittadine, al di là delle mode del momento e di chi se ne vuole attribuire per primo la paternità. Così come la torta cotta sul testo, che addirittura fonda le sue origini nella civiltà degli antichi Umbri. E così appare la mefa: “farina e acqua cotta sul panaro…” antenata della crescia eugubina e riportata nelle “Tavole di Gubbio”, incise tra il III e il II secolo a. C. E farcita oggi con quei salumi a cui abbiamo regalato persino il nome di “norcineria”, mutuato dalla nostra più celebre e storica città umbra.
ANCHE CUCINE ESOTICHE E LA COMIDA CRIOLLA! Un mare di spezie dagli aromi decisi hanno invaso l’aria. Dell’India, del Messico, del Venezuela con tacos, enchiladas, fajita e guacamole. E con la famosa comida criolla dagli stuzzicanti spuntini. Insomma in mezzo ad aromi pungenti di frittura e di braci, che si mescolavano a quelli di spezie di paesi con diverse usanze e tradizioni, si consumava il rito del cibo di strada di una allegra quanto variopinta massa di gaudenti epicurei.
POCO LONTANO, I LOCALI DELLO STORICO “OSPEDALE FATEBENEFRATELLI”, diventati, dopo il restauro, Corsia Of, un nome scelto per ricordare il passato di ex ospedale. Basta infatti sciogliere l’acronimo e leggerlo come proposito futuribile, vedendolo come luogo di passaggio per il lavoro artistico. Qui la Mostra dei fumetti di Perugia Comics scambiava, in un interessante mercato, pezzi da collezione per gli amanti di ogni genere. Dall’horror, ai vecchi eroi nostri, dove Eva Kant si mescolava ai vari Superman o Batman, e l’immancabile Tex faceva la sua comparsa sugli scaffali, ma anche i Topolino d’epoca e gli affascinanti Linus. E bravi e giovani disegnatori, novelli cartoonist, eseguivano con un tratto lieve e sicuro- che fa tanta invidia- nuovi personaggi e nuove storie offrendosi, al momento, alla curiosità del pubblico. Mentre affermati disegnatori interpretavano un antico- nuovo Medioevo.
E IL “FUMETTO” CONTINUA A PALAZZO DELLA PENNA, il nostro Museo di Arte contemporanea, con una interessante mostra sui Drawing Masters , i grandi disegnatori, visitabile, questa, fino al 2 giugno. Per tutti in mostra: 50 opere di Danijel Zezelj, pittore del bianco e nero prestato al fumetto; Paolo Eleuteri Serpieri , una monografia di 63 pezzi dell’inventore del genere Fanta-eros e una anteprima assoluta di tavole del suo Tex; Sudario Brando e Claudio Ferracci interpretano Fabrizio Ravanelli con tavole sul bomber perugino; Francesco Biagini con i suoi disegni apprezzati anche oltreoceano; Marco Gervasio, attuale disegnatore Disney; Andrea Calisi con i suoi “prepotenti colori” illustrati.
marilena badolato foto di marilena badolato