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OLIO: LA SALUTE IN BOTTIGLIA. ” FRANTOI APERTI” IN UMBRIA.

 

Olea prima omnium arborum est. (Columella, De re rustica. Libro V)

 

SE PARLIAMO DI ALIMENTI CHE FANNO BENE, parliamo di olio extravergine di oliva. Quest’anno è la rivincita: l’olio c’è ed è veramente buono. Netto, lascia la bocca bella, regala sensazioni di pulito e scivola via con quel lieve pizzicore in gola. “Fai godere le papille” recita il claim di “ Frantoi aperti 2015″, evento della durata di un mese nell’Umbria dell’olio, tutta interamente DOP. Lancia così una immagine sensoriale, ricca di suggestioni, per una manifestazione che non sia soltanto un contenitore di eventi.

 

CINQUE WEEKEND in cui i frantoi saranno aperti e i frantoiani accoglieranno i visitatori con la classica fetta di pane bagnata d’olio. Moraiolo, frantoio, leccino e dolce agogia, parleranno delle “strade dell’olio” umbre, dei diversi borghi, e dei differenti modi di gustare l’oro verde in bocca e nei piatti. Insieme a una marea di eventi collaterali, convegni, mostre, degustazioni, paesaggi olivati da visitare e da capire, ma soprattutto il frantoio, vero protagonista di ogni evento, dove vivere l’esperienza della spremitura.

 

FAR SENTIRE E CAPIRE L’OLIO: questo è il messaggio. Un olio vegetale derivato da un frutto, un misterioso succo di frutta fresca. Salutare, vitaminico, dal gusto appagante, inonda a crudo insalate dell’orto o scivola su invernali verdure cotte, su salutari brassicacee, su zuppe di variopinti legumi, su sfoglie tirate a mano di taglierini, “strangozzi”, dove gioca con il tartufo, ora bianco, ora nerissimo, donando sapore e gusto: questo è l’olio extra vergine d’oliva. Potremmo dire: l’olio non tradisce mai. E te ne accorgi quando l’annata è stata sfavorevole, scarsa come quella del 2014, annus horribilis, con le olive preda dei numerosi e ripetuti attacchi della mosca. Nei momenti di crisi di produzione, ti manca quella salubre certezza che unisce pura bontà alla semplice verità di gusto, che dona a piatti poveri la ricchezza della natura. Ai nostri piatti umbri basati su una estrema naturalità e semplicità.

 

OLIO: GENIUS LOCI DELL’UMBRIA. Gli Umbri sono antichi e moderni custodi e interpreti della grande storia dell’olio. Olio da tempo immemorabile, è un vero patrimonio di saperi, una risorsa da utilizzare fino in fondo al cuore dell’oliva. Oggi più che mai la salute nel piatto è importante, non fidiamoci dell’olio a basso costo: vogliamo sapere tutto, da dove viene e cosa c’è dentro quella bottiglia. Siamo “avvelenati” da tanti altri prodotti alimentari. Dall’olio no, vogliamo saperne la storia.

 

NON SO SE FRANTOIANI si nasca o comunque si diventi. L’olio non è un prodotto qualsiasi. A monte c’è la passione che fa la differenza e l’amore per la terra. Entusiasmo viscerale che sale da dentro. Sono sacrifici, inesistenti per alcuni, quelli che a basso costo che più basso non si può, fanno olio. Diversa cosa da chi ogni giorno guarda le sue creature, gli ulivi, durante le quattro stagioni dell’anno, e i cambiamenti e le necessarie cure e le lotte ardue contro i parassiti. E la lotta si fa dura contro l’insetto goloso delle olive che identifica come “nido” dove depositare le sue piccole uova, nutrimento poi di quelle pupe che lì prolifereranno grazie al giusto clima. Lotta che la regione Umbria ha sostenuto con tecnologie innovative grazie a un sistema basato su applicativi software di ultima generazione, un monitoraggio della mosca dell’olivo su tutto il territorio regionale.

 

GODIAMOCI ALLORA L’OLIO NUOVO. E’ così ricco di polifenoli. Gustiamolo sui nostri pani fatti con il lievito madre, in tanti eventi che ci accompagneranno in questo autunno, in una Umbria ricca di colori e sapori tra vino, olio, tartufi e prodotti dei boschi. Il conto alla rovescia per Frantoi aperti, con i borghi aderenti, è iniziato con Panicale e “Panolio” dove si è assaggiata la cultivar dolce agogia tipica della zona del lago Trasimeno, poi sarà Passignano sul Trasimeno con “ Oliamo”, Castiglione del lago con la “ Festa dell’olio”, Assisi con “ Unto”, Campello sul Clitunno con la “Festa dei frantoi”, Giano dell’Umbria con “ Le vie dell’olio” e la “Mangiaunta”, Gualdo Cattaneo con “Sapere di pane, sapore di olio”, Spello con “ L’Oro di Spello”, Spoleto e ”Frantoi aperti a Spoleto”, Trevi con “ Festivol ”, Castel Ritaldi con “Frantotipico 2015” , Foligno con “Autunno in piazza”, Valtopina con la “ XXXV Mostra mercato del tartufo”.

 

 

Per noi umbri, in un certo senso il nostro olio è l’unico olio possibile, quello che si sposa alla perfezione con i piatti tipici e ogni anno l’aspettiamo con infinita pazienza, quasi arcana realtà sfuggente nella sua totale complessità.

 

 

                                                                      FRANTOI APERTI

                                     Solo in UMBRIA  dal 31 ottobre al 29 novembre 2015

                                                                    www.frantoiaperti.net

 

marilena badolato

AUTHOR - Marilena Badolato