A TREVI ” FESTIVOL” SI CONCLUDE IN BELLEZZA: VILLA FABRI RESTAURATA.
“ FESTIVOL”, la grande festa tra “ olio arte musica e papille” che Trevi ripropone annualmente in occasione di “ Frantoi aperti in Umbria ”, oggi non è soltanto lo splendido moraiolo dei frantoiani del luogo che nella grande piazza offrono bruschetta immersa nel verde novello, ma anche l’ interessante inaugurazione della restaurata Villa Fabri e del suo giardino, dove la veste estetica si unisce imprescindibilmente alla fruibilità del luogo. Costruita alla fine del ‘500 da Girolamo Fabri “ per sollievo della sua vecchiaia, a gioia dei posteri e del paese, con ampia vista sulla amena valle spoletana, in vicinanza della città di Trevi” è ancora oggi una costruzione che domina, con un panorama mozzafiato, tutte le colline di ulivi tra Assisi e Spoleto, quasi messaggio, stampato nel verde, di quella realtà olivata che parla d’Umbria.
LO STORICO GIARDINO che un tempo avrà sicuramente contenuto fontane, esedre, ninfei, nicchie e statue, oggi non più proponibili, è stato ricreato come luogo di studio, ricerca e bellezza, dove possano incontrarsi biodiversità, realtà paesaggistica, recupero come valorizzazione del luogo in stretto rapporto con una funzionalità tesa ad animare la produttività e la vita sociale del territorio. Secondo questo progetto l’architetto paesaggista Angela Magionami ha rappresentato all’interno del giardino una serie di aiuole a forma di foglia d’ulivo, inserendo, a seconda dell’esposizione della villa, le ortive e aromatiche come le familiari salvia e rosmarino con le ornamentali come il camedrio, alternate a comode sedute a forma di oliva matura, conferendo al tutto una immagine di un ramo d’ulivo cosparso di foglie e di frutti. Nella parte sottostante l’agronomo Isabella dalla Ragione ha inserito piante da frutto antiche e in via d’estinzione, mentre una parte del verde è stata lasciata ad “orto urbano” , come educational per i ragazzi delle scuole medie e superiori.
LA VILLA, illustra la storica dell’arte Vittoria Garibaldi, è strettamente connessa all’Europa col suo patrimonio artistico che oltre al Pomarancio e al Salimbeni, annovera vari interventi del periodo di proprietà del Collegio Boemo in Roma, ben visibili nella facciata principale dove sono rappresentati angeli, santi e città della Boemia. Inoltre la decorazione esterna dell’edificio e della cappella è stata realizzata tra il 1912 e il 1914 da seguaci della Scuola artistica benedettina di Beuron. La decorazione della Cappella dei Boemi è in Italia, dopo la Cripta di Montecassino, il lavoro considerato più importante di questo movimento artistico che aprì la strada alla modernità.
VILLA FABRI, di proprietà del Comune di Trevi, è affiliata all’EGHN (European Garden Heritage Network, il network europeo dei giardini), è inoltre sede della Rete regionale di ville, parchi e giardini e dell'Osservatorio per la Biodiversità, il Paesaggio rurale e la Progettazione sostenibile.
marilena badolato