“FAVE DEI MORTI” E OLIO NUOVO AL FRANTOIO DI GIOVANNI BATTA.
EQUILIBRATO E COINVOLGENTE. Amaro al punto giusto con quel piccolo “pizzicore polifenolico” che rimane a lungo in bocca. Non grasso, alla prima sensazione scivola sul palato, fine ed elegante, donando però sapore. Tanto, e pregna di sé questa piccola fetta di pane che, goccia a goccia, irrora. Non abbruscato per me, grazie, e senza l’aggiunta di sale: pane a lievitazione naturale e olio naturale, un connubio perfetto per un nuovo miracolo da assaporare.
OGGI PANE E OLIO, quelli veri e buoni della tradizione, pane con il lievito madre e olio nuovo, e fave secche che nella ricorrenza del 2 novembre Giuliana prepara sempre e che ritornano in tante nostre tavole, decorticate e cotte a minestra oppure intere e semplicemente lessate e cosparse di verde delizia o passate e ridotte a purea su salutari crostini. E ancora erbe amare delle nostre “misticanze campagnole” e le brassicacee dell’orto qui accanto, che Giuliana con pazienza e passione coltiva, tutte cosparse di olio nuovo. E ancora carne, per chi la vuole: la tradizione parla di frattaglie, quelle degli antichi vaticini, come fegatelli, pajata, trecciole o salsicce di fegato. E ancora castagne sul fuoco, i marroni delle nostre montagne a parlare d’autunno e in ultimo il vin santo con le "fave dei morti", beneauguranti piccoli dolcetti a base di zucchero e mandorle per addolcire la tristezza di una giornata che molti ricordano accanto a coloro che non ci sono più.
LA GRANDE TAVOLA AMICALE, di Gianni e Giuliana Batta, ritorna ogni anno per la ricorrenza dei morti, insieme al loro olio nuovo, per festeggiare ancora una volta un miracolo che grazie alla terra, al sacrificio e perizia di uomini, si rinnova. Grazie a Gianni, Giuliana, l’agronomo Giovanni Breccolenti, Fausto che segue il tutto, Devis ai macchinari estrattivi e tutti gli uomini del grande raccolto
marilena badolato 2 novembre di sempre
2 novembre di sempre