TEATRO CUCINELLI- SOLOMEO: QUALCOSA RIMANE CON MONICA GUERRITORE E ALICE SPISA
“SI AMAVA RIMBAUD e oggi, trenta anni dopo, scrivo respirando la poesia, la musica di quel tempo magnifico…” Così esordisce Ruth Steiner-Monica Guerritore, grande scrittrice di talento, rivolgendosi alla sua allieva Lisa Morrison-Alice Spisa, elargendo con infinita pazienza e un pizzico di speranza di essere compresa, consigli tecnici di scrittura a questa ragazza desiderosa e smaniosa di imparare e servilmente disponibile. Che non è poco per una scrittrice sola, che vive da sempre isolata con il dubbio di una vita diversa se ci fosse stata una discendenza- se avessi avuto un figlio forse tutto sarebbe stato diverso-, esistenza ricchissima dal punto di vista intellettuale, ma vulnerabilissima da quello umano. E quelle composizioni dell’allieva, ispirate ma grezze di forma, diventeranno invece la prova provata di come un’idea, uno spunto di altri possa essere catturato e fatto proprio, tradendo la fiducia, l’amicizia, l’onestà. Strana parola ormai in disuso.
LA STANZA, sempre quella , diversa solo dallo scolorire delle stagioni che si alternano parlando di una convivenza che si instaura nel tempo, accoglie questo strano difficile rapporto tra creatore e creatura. Inizialmente amicale, fatto di tè e biscotti ebraici, poi sempre più invasivo e totalizzante, fino al completo rovesciamento dei ruoli. La creatura alla fine si rivolterà contro in nome di una autonomia di vita, che tanto autonoma non è vista la suzione completa di linfa vitale da quella insegnate all’inizio così disposta a lasciarsi succhiare, poi invece dolorosamente consapevole di aver sacrificato persino quello scampolo di vita che avrebbe dovuto rimanere segreto. Il suo rapporto breve ma intenso e sofferto con Dermore Schwartz, poeta, filosofo, scrittore, e rivelato in un momento di confidenza amicale, che invece l’allieva fa suo come tema del prossimo romanzo da pubblicare.
CAMBIATI I NOMI, ovviamente con nomi di fantasia, Lisa Morrison pubblica il suo romanzo basato su quell’episodio reale, strappata dal cuore di Ruth Steiner che l’aveva rivelato in un momento d’abbandono e non l’avrebbe scritto mai, perché “ certe cose non si toccano”. Un segreto rivelato, manomesso, trasfigurato. Quel privato interpretato da altri e ancor più pubblicato, brucia tanto ed è l’impronta del palesato tradimento. La disperazione è ora manifesta, le grida tra le due donne violente: l’una ormai al centro della scena e del palcoscenico, scrittrice pubblicata, con l’idea rubata e il manoscritto in mano, l’altra in secondo piano, fuori tra il pubblico a manifestare la sua rabbia di donna e di scrittrice sul viale del tramonto. Mentre nella stanza quella scrivania di Ruth un tempo colma di carte, come appare sempre quella di ogni vero scrittore, ora è linda e pulita, libera da fogli e brogli e il vassoio non ha più tazze di tè, ma è pieno di bicchieri colmi di alcol, compagnia dei momenti di delusione, sfiducia, senilità, malattia.
LA MUSICA INDIMENTICABILE di Patti Smith, Lou Reed, Leonard Cohen e dei Creedence Clearwater Revival che talvolta permea di sé la sala, è protagonista della scena tale e quale il testo e genera conoscenza d’ emozione. Come fare a spiegarla? Ma forse questo rimane. Qualcosa rimane.
Pierfrancesco Pisani e Parmaconcerti con il sostegno del Comune di Urbino e Amat
QUALCOSA RIMANE
Una scrittrice la sua allieva un segreto
Di Donald Margulies
Traduzione Enrico Luttman
Con Monica Guerritore e Alice Spisa
Regia Monica Guerritore
Musiche Perfect day ( Patti Smith); Have you ever seen the rain ( Creedence Clearwater Revival); Perfet day (Lou Reed, Anthony Hegarty); Dance me to the end of love (Leonard Cohen).
TEATRO CUCINELLI- SOLOMEO
Stagione di Prosa e Danza 2015-2016
“…sarà una dura lotta. Lunga. Che non si esaurisce in una sera in palcoscenico… Il teatro è anche questo. É faticoso ed emozionante. Al cielo si sale con le mani. Non ci sono ali. Ci sono le mani…le nostre operose mani. Ci vediamo in palcoscenico”. Monica Guerritore
marilena badolato