” LA MANO DEL DIO”, LIBRO DI AUGUSTO ANCILLOTTI: CONTINUA LA VICENDA DI TITO TETEIO INIZIATA CON “PANE DI FARRO”.
RISCOPRIRE quanto siamo debitori a un antico popolo e la sua eredità. Gli Umbri dell’età del bronzo e poi i loro discendenti dell’età del ferro divenuti dopo l’innesto con le popolazioni dei Savini, gli Oscoumbri. Così questo nuovo romanzo glottologico, come lo definisce il suo autore, Augusto Ancillotti per anni docente di glottologia e studioso traduttore delle Tavole eugubine, ci apre l’affascinate mondo dell’antichità attraverso le peripezie del suo protagonista, Tito Tèteio, eugubino in esilio per un errore di gioventù, e ci descrive, attraverso le parole, ambienti, popoli che coabitavano, civiltà, pensiero. Da Igovio, Gubbio, patria di Tito e sino a Roma dove l’aspetta la sua missione, sono descritte le città di Peroza, Perugia la rossastra; la Pianura Plestina, Colfiorito, e ancora Folynia, Foligno, Treblo, Martano, Karsolas, Okrikio, Falesjos, Vehjos, Fidena. In fondo al testo anche un interessante prontuario glottologico dove scopriamo quanti vocaboli sono giunti sino a noi dall’antico umbro, come Igovio, ricostruito in base alla scrittura iiouio / iiuvio / ikuvio nelle Tavole di Gubbio o Mevania oggi Bevagna forma savina dal significato “quella della paludosità” o ancora Naharte antranua, cioè Terni “città all’interno della conca” o Nekwino, “quella delle necropoli”, oggi Narni, e gli Ombrici, gli Umbri, nome dal significato indoeuropeo di “resistente” ma anche “sicuro, fidato”. Geografia di territori, attività e arnesi, i cicli delle stagioni e i prodotti dei campi, mercati, abitazioni, arnesi da lavoro, i rituali delle feste, mescolanza di popolazioni e lingue- Umbri, Latini, Turski, gli Etruschi- dati e situazioni sociali e storiche sono descritti da suoni di una lingua fedelmente ricostruita e fanno sì che questo romanzo, continuazione di “Pane di farro” , sia il risultato di reali vicende storiche e di realtà romanzata, collegate da un tema di sorprendente modernità, quello dell’uomo errante che cerca, con la sua sete di conoscenza, di poter cambiare il corso della storia. Si mescolano così destino e volontà di procedere, sentita come missione da compiere. La mano del dio è presente e ad essa si sovrappone quella dell’uomo che modifica o comunque tenta di modificare il corso della storia.
La mano del dio. Il libro nascosto fra i Commentari di Anco Marcio. Augusto Ancillotti. (Morlacchi Editore)
Presentazione a Spello libri. Palazzo Comunale di Spello- Sala dell’Editto di Costantino.
marilena badolato