IL NUOVO MUSEO DELLA CANAPA DI SANT’ANATOLIA DI NARCO-PERUGIA.
IL MUSEO DELLA CANAPA di Sant’Anatolia di Narco ha un nuovo allestimento e una più efficace illustrazione dell’intero “mondo della canapa” con i temi della coltivazione e dello sfruttamento della fibra, con gli strumenti per la lavorazione e la tessitura, e con la ricca collezione di manufatti tessili provenienti dal territorio e donati dalle famiglie. Così il visitatore potrà scoprire le relazioni tra gli oggetti, la loro funzione e la loro storia attraverso testimonianze multimediali e multisensoriali.
LA BIOARCHITETTURA IN CANAPA E CALCE NEI NUOVI LABORATORI DI TESSITURA E’ LA PARTE CENTRALE DEL PROGETTO DI RIALLESTIMENTO e grazie a questa importante innovazione il Museo ha ottenuto il marchio Bandiera Verde Agricoltura e il marchio Green Heart Quality. L’ installazione presente, “Spinning Dolls” dell’artista inglese Liliane Lijn, gioca sui termini dolls, bambole, e spinning, che si riferisce sia all’atto del filare, sia al ruotare su sé stessi, sia ancora all’inventare una storia, così le “due bambole” di Lijn vogliono rappresentare una metafora pluristratificata dell’archetipo femminile.
L’allestimento museale è stato curato dalla direttrice del museo stesso Glenda Giampaoli, da Patrizia Cirino, Francesco Farabi e Paolo Sacchetti specialisti in Beni Demoetnoantropologici. Il Museo della Canapa è una delle antenne dell’Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra e ha ottenuto recentemente la “Menzione speciale per la eccellente pratica nella relazione fra museo e paesaggio culturale”, presentato tra le 10 migliori best practices italiane, nel corso della 24a Conferenza generale dell’ICOM “Musei e paesaggi culturali” (Milano 3-9 luglio).
Presentazione: sabato 9 luglio ore 10.00-Piazza del Comune Vecchio, Sant’Anatolia di Narco (PG)
marilena badolato