GUITARRA! LA VOCE DEL SUBLIME: SUONO SENTIMENTO EMOZIONE
Guitarra! La voce del Sublime: suono sentimento emozione.
Una Chitarra Torres, classicissima, antica, la più famosa, da sempre la sua, del M.° Stefano Grondona. Sto per ascoltare il timbro reale di una Torres. E’ come sentire un violino Stradivari. Mentre prova, mi rivela i legni: abete e palissandro. Abete profumo di legno di boschi, tonalità morbide e chiare, per un utilizzo più ritmico e una maggiore risposta della cassa; palissandro, altro legno altro profumo, intensità pungente, suono con bassi caldi e profondi, suono ricco di armonici. Ma il legno può così diversificare il suono? Il legno è cosa viva, respira e si fa respirare. Parla del luogo dove è nato e si piega più o meno docilmente alle vibrazioni sonore. Profumo di legni, di liuteria. Chitarra classica, meccanismo semplice e perfetto: corde pizzicate fanno vibrare il legno, una cassa ne amplifica il suono. Ogni pezzo di legno poi ha una sua metafisica del suono, sta al costruttore, il liutaio, individuarla e sta all’artista tirarla fuori, tirar fuori il cuore di quella chitarra. Che significato ha tenere, prendere in mano una chitarra, uno strumento che ha centocinquanta anni e farlo rivivere oggi, qui ora per noi adesso. Il suono di questa chitarra stasera è inebriante. È unico, ti dà lo stordimento. Precisione della tecnica di uno strumento costruito da un liutaio-dio, Antonio de Torres Jurado, ma anche creatività dell’artista che fa vibrare quelle corde con personale intensità. L’Arte non è precisione, è oltre, è stordimento sensoriale. Allora sì “ Voce del sublime”, sublime come sublimazione di suono-sentimento-emozione. Pensando ai centocinquanta anni dello strumento e ai nostri centocinquanta anni di vita come nazione, viene in mente Giuseppe Mazzini, appassionato estimatore del suono della chitarra, che definiva la musica un “ sublime sentimento” nel suo testo filosofico, Filosofia della musica, pubblicato nella rivista L’Italiano a Parigi del 1836 e dedicata ad un Ignoto Numini: “ a colui che sappia trarre la musica dal fango e dall’isolamento in che giace per ricollocarla dove gli antichi grandi, non di sapienza, ma di sublimi sentimenti, l’avevano posta accanto al legislatore e alla religione”. Mazzini e la sua chitarra del 1821, fabbricata dal celeberrimo Gennaro Fabbricatore della famiglia di liutai napoletani, forse inventori della sesta corda, ora conservata al Museo del Risorgimento dell’Istituto Mazziniano del Comune di Genova, con l’etichetta Gennaro Fabbricatore/ Napoli Strada San Giacomo n. 42, 1821. Stasera concerto di inaugurazione un po’ melanconico, che Stefano Grondona dedica alla memoria dell’amico Vittorio Monticelli. Infatti apre la melodia secentesca di Johann Jakob Froberger, Tombeau por Monsieur de Blancrocher, Tombeau insieme a Pavana e Lamento, malinconia e dolore nelle note tristi. Si continua con Domenico Scarlatti e la sua Sonata in Re minore K 213, andante, si passa poi alla nuova musica, all’avanguardia di Toru Takemitsu, con All in twilight. La prima parte del concerto si chiude con Enrique Granados, concertista cubano e le sue Goyescas, pezzi ispirati dai dipinti di Goya, insieme agli arrangiamenti, alla ricerca sui colori e timbri di Miguel Llobet. Il tema iberico di metà ottocento riprende nella seconda parte con Isaac Albèniz e la sua Suite Espanola,, capolavoro degli ultimi anni di vita, trascrizioni per chitarra: Oriental e Torre Bermeja, arrangiamenti di Miguel Lobet, Cadiz trascrizione di Francisco Tarrega, e Asturias ( Leyenda), famosissima, nella trascrizione per chitarra fatta da Andrés Segovia.
Legni da chitarra: abete, cedro, sequoia, poi anche palissandro, mogano, ebano, acero, noce e osso o avorio. Chi non ha mai avuto o suonato una chitarra da ragazzo? Ricordo quella di mio fratello, con le corde di budello, oggi di nylon, carbonio, fibra di vetro. Chitarra per lo più solista, chi suona suona solo, si è già in due con la propria chitarra che suona tra le dita. Ne ha fatta di strada la chitarra, basta vederne i nomi: baritona, barocca, battente, flamenca, indiana, jazz, portoghese, reso fonica, soprano, lap steel, semiacustica, solid body, steel guitar, ukulele e altre e altre. Fingerpicking, pizzicare con le dita, flatpicking, pizzicare con la penna. Ma Brian May, chitarrista dei Queen, il prof. Brian May astrofisico, suonava con una moneta da sei pence…Ma questa è un’altra storia.
PROVINCIA DI PERUGIA GUITARRA! La Voce del Sublime
TEATRO DEL PAVONE
Sabato 26 novembre 2011, ore 18 Stefano Grondona
Sabato 3 dicembre 2011, ore 18 Paul Galbraith
Sabato 14 gennaio 2012, ore 18 Carles Trepat
Sabato 28 gennaio 2012, ore 18 Stefano Grondona e Laura Mondiello, Guitar Duo
Provincia di Perugia, legami forti con il territorio: Umbria Operetta Festival, Impronte di Danza, Festival della musica liuteria e cultura della chitarra classica.
Marilena Badolato maribell@live.it