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PREMIO ERCOLE OLIVARIO 2017: I VINCITORI.

L'OLIO D' OLIVA è un prodotto di cultura, vero simbolo  del made in Italy. Quando si dice olio da noi si dice casa. E’ una pianta così  longeva che in Umbria esistono ulivi “patriarchi del verde”  e come tale percepiti, piante centenarie  che hanno messo le radici nel nostro territorio e che oggi lo raccontano. Sono loro a raccontare le nostre colline, più di chiunque altro.

 

LA PREMIAZIONE  della  XXV edizione  del premio “ ERCOLE OLEARIO” si è tenuta nella prestigiosa sede della Sala dei Notari di Perugia, ed è stata preceduta dai saluti istituzionali del vicesindaco di Perugia Urbano Barelli che ha parlato anche di un progetto futuro che vede la  creazione di una importante cittadina GREEN COMMUNITY dedicata a varie tematiche legate al verde tra cui anche quella che vede in primo piano piante d'olivo "da adottare". Il benvenuto a tutti i presenti dell'ing. Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia e del  Comitato del  Concorso Ercole Olivario, è stato incentrato sulla importanza di questo premio che da sempre rilancia l’immagine del made in Italy nel mondo." Una grande promozione turistica, un intervento  importante  nella diffusione dell’ olio italiano all’ estero. Il “bollino” dell’ Ercole è attestazione dell’ olio di qualità italiano,  garantito da 250 milioni di piante e oltre 500 cultivar. E’ questa la nostra grande eccellenza. Cibo vero e turismo sono un connubio vincente perché il cibo porta dietro con sé l’immagine del territorio. Gli uomini e le donne qui presenti, i produttori che sono i finalisti del premio, in potenzialità sono tutti vincitori perché già piazzati  nei propri territori. Ercole olivario è riuscito negli anni a far crescere i produttori e a incentivare le nuove tecnologie, ed è già possibile vedere e apprezzare i passaggi generazionali, perché l’ olivo è protetto da generazioni e da generazioni amato e coccolato”.

 

MOLTO INTERESSANTE la Lectio magistralis del Prof. Maurizio Servili, Ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari dell’Università degli Studi di Perugia, incentrata sulla biodiversità olivicola come valore aggiunto del made in Italy. “ La filiera olivicola italiana ha tre parole chiave: qualità diversità e innovazione. 200.000 tonnellate  dimostrano che sono stati anni terribili per la produzione olearia e bravi sono stati i produttori a evitare una  crisi più dura.  Abbiamo diminuito la nostra produzione. E’ ora allora di fare scelte decisive, continuando a ragionare sempre sulla nostra alta qualità.  L’ extra vergine è diffuso ormai in quasi tutto il mondo. Perché allora un giapponese dovrebbe comperare l’olio italiano e non altri. Gli oli italiani fanno molto bene alla salute perché presentano il 78 per cento di acido oleico, mentre tutta la produzione del sud del mediterraneo sta abbassando l’indice di acido oleico, producendo quindi oli  con una emivita più breve e  condannati a divenire lampanti prima  degli altri. L’olio d’oliva poi, perfettamente conservato, contiene i famosi composti fenolici che devono essere bioattivi. Biodiversità e molitura fanno dell’olio italiano uno dei migliori al mondo,  perché possiede quello che tutto il mondo non ha: la biodiversità genetica. Ancora oggi in Italia si fa olio con 500 cultivar. Sono le differenze genetiche che fanno la differenze, oltre ovviamente anche l’ambiente geografico.  Combinare quindi gli aspetti di biodiversità con quelli ambientali ed emozionali di passione e affetto verso la propria terra, insieme alle nuove tecnologie di produzione.  Siamo, noi italiani, molto bravi nella innovazione tecnologica. Gli altri ci arrancano dietro. La gramolatura oggi è completamente trasformata, atta ad aumentare la qualità del prodotto. Grazie allo scambiatore di calore infatti i polifenoli  aumentano del doppio, senza che si abbiano  effetti negativi sull’ aroma. Anzi accorciando i tempi della gramolatura l’aroma aumenta.  Anticipare la raccolta dell’oliva alla fine della estate, come siamo costretti ormai a fare, significa avere un prodotto troppo caldo che va raffreddato. Raffreddare significa quindi usare lo scambiatore di calore  per abbassare la temperatura, senza considerare che questa varia tra le diverse cultivar. Anche utilizzare il più adatto packaging conserva l’alta qualità degli oli. Il vetro, pur se oscurato, non  garantisce il massimo della protezione, perché  tutti gli oli vanno in foto ossidazione: i polifenoli infatti possono dimezzarsi dopo 120 giorni e si può arrivare anche ad avere una alterazione del gusto.”

 

SUL PODIO DELL’ERCOLE OLIVARIO 2017 gli oli del Lazio con 4 premi conquistati, a seguire  Marche, Puglia e Umbria a pari merito con 2 premi. Abruzzo, Calabria, Sardegna, Sicilia e Toscana con 1 premio. 

 I VINCITORI:

Categoria OLIO EXTRAVERGINE DOP FRUTTATO LEGGERO

1  CLASSIFICATO - Olio extravergine DOP "Gran Riserva Fruttato" dell’Azienda Accademia Olearia Srl di Alghero, Sassari. 

2 CLASSIFICATO -Olio extravergine DOP "Ogghiu", dell’Azienda Agricola Sanacore Francesco di Guarrato – Trapani

 

Categoria OLIO EXTRAVERGINE DOP FRUTTATO MEDIO

1 CLASSIFICATO -Olio extravergine DOP "Spalia'", Azienda  L'olivaio - Frantoio Oleario Srl - Castelleone di Suasa - Ancona

2 CLASSIFICATO - Olio extravergine DOP "La m'nenn" dell’Azienda Agricola Leone Sabino - Canosa di Puglia - Barletta/Andria/Trani.

 

Categoria OLIO EXTRAVERGINE DOP FRUTTATO INTENSO

1 CLASSIFICATO -Olio extravergine DOP "Olivastro", Azienda Agricola Biologica Quattrociocchi Americo - Alatri - Frosinone

2 CLASSIFICATO -Olio extravergine DOP "Tenuta Piscoianni Fruttato intenso", Azienda Agricola Tenuta Piscoianni - Sonnino - Latina

 

Categoria OLIO EXTRAVERGINE FRUTTATO LEGGERO

1 CLASSIFICATO -Olio extravergine "Oro" (DOP Seggiano) della Ditta La Poderina Toscana di Borselli Davide  Montegiovi - Grosseto

2 CLASSIFICATO -Olio extravergine "Principe di Mascio" (DOP Umbria Colli Assisi Spoleto), della Società Agricola Mascio Srl - Trevi - Perugia

 

Categoria OLIO EXTRAVERGINE  FRUTTATO MEDIO

1 CLASSIFICATO -Olio extravergine "Marfuga" (DOP Umbria Colli Assisi Spoleto), dell’Azienda Agricola Marfuga di Campello sul Clitunno. 

2 CLASSIFICATO -Olio extravergine "Don Gioacchino" (DOP Terra di Bari - Sottozona di Castel del Monte), Azienda Agricola Leone Sabino - Canosa di Puglia - Barletta/Andria/Trani

 

Categoria OLIO EXTRAVERGINE FRUTTATO INTENSO

1 CLASSIFICATO -Olio extravergine "Iannotta" (DOP Colline Pontine), prodotto dall’Azienda Agricola Iannotta Lucia - Sonnino - Latina

2 CLASSIFICATO -Olio Extravergine "Trappeto di Caprafico" (DOP Colline Teatine), Azienda Agricola Tommaso Masciantonio di Casoli provincia di Chieti. 

 

E ANCORA

Premio Speciale Amphora Olearia andato alla Società Agricola Tenute Librandi Pasquale di Vaccarizzo Albanese in provincia di Cosenza (premio che considera il miglior packaging come informazione, bellezza, emozione,  facilità di lettura dell'etichetta)

Menzione Speciale “Olio Biologico”  è andata all’olio extravergine "Olivastro" dell’Azienda Agricola biologica Quattrociocchi Americo di Alatri (Frosinone) (premio che va al prodotto, certificato a norma di legge, che ha conseguito  il punteggio più alto tra gli oli biologici finalisti) 

Premio Lekythos 2017 a Johnny Madge, collaboratore di giornali e televisioni, divulgatore, specie verso il consumatore straniero, della cultura e del consumo consapevole dell’olio extravergine di oliva italiano di alta qualità (dice che il nostro olio italiano è "splendido con la bistecca, con la mozzarella, con la cicerchia" )

Premio “Il Coraggio di fare Nuove Imprese Agricole”è andato a una azienda marchigiana, l’Olivaio, Frantoio Oleario srl, di  Castelleone di Suasa, Ancona. (premio riservato alle aziende finaliste avviate nell’ultimo quinquennio)

 

 

Il premio “Ercole Olivario” , è rigorosamente riservato agli oli extravergine di oliva di qualità ottenuti da sole olive italiane e coinvolge tutte le unioni regionali delle Camere di commercio d’Italia, e – da quest’anno oltre le organizzazioni degli operatori olivicoli Cno, Unaprol e Unasco sin dall’inizio partner dell’ iniziativa – anche il FOOI, la Filiera Olivicola Olearia Italiana, inter - professione dell’intero settore, nel cui organismo di rappresentanza sono confluite le sigle citate insieme a industria, commercio e trasformazione del comparto olivicolo italiano.

 

Il Premio è promosso da: Unione delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura; Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Perugia, con l'importante apporto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. Con il contributo di: Agenzia per la Promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. Con il supporto di: Sistema camerale nazionale,del Centro di ricerca per l'olivicoltura e l'industria olearia, delle associazioni dei produttori olivicoli e delle istituzioni impegnate nella valorizzazione dell'olio di qualità italiano.

 

marilena badolato

 

 

 

 

 

 

AUTHOR - Marilena Badolato