MORTE DI UN POETA VISIVO, LE STORIE FANTASTICHE DI UMBERTO RAPONI.
“MORTE DI UN POETA VISIVO E ALTRE STORIE VERE, VEROSIMILI E IMMAGINARIE” , ultimo lavoro letterario di Umberto Raponi, si rivela ancora una volta creazione preziosa, colta, raffinata, ironica. Una satira culturale ed estetica.
E USO IL TERMINE “NOVELLA” per questi brevi racconti di Umberto Raponi, perché vi individuo innanzitutto il nuovo, un nuovo linguaggio, l'annuncio di un insolita visione, una “trepidazione culturale”, una storia fantastica e d'immaginazione, spensierata e nello stesso tempo “riflettente” contenuti.
PRESENTATO nella bella sede del “Museo della pesca” di San Feliciano lungo le sponde del nostro lago Trasimeno, fonte di ispirazione per numerosi suoi lavori e davanti a un foltissimo numero di persone curiose, attente e accorse a sentire come anche questa volta, ancora una volta, Umberto Raponi abbia saputo raccontare nel suo lavoro letterario il mondo, le situazioni, gli atteggiamenti, quel “pensiero comune” spesso irriso grazie al completo capovolgimento dei termini della questione.
SPESSO “ FUTURISTA” nei tratti grafici e nelle espressioni , che nella storia ad esempio “ Il laboratorio delle cinque” ritornano descrivendo quelle miracolose noci di San Giovanni, cantate nella magica notte dove sacro e profano convivono nella storia degli uomini, e dove in Umberto sono gustate, insieme ad alloro e miele, durante “un’ora di emozionabile laboratorio del gusto, con una golosa azione di trascinamento del composto tra denti e foglia…”. O nella novella “La sedicesima pralina” dove il protagonista, un goloso maniacale del cioccolato e di tutte le sue implicazioni gastro-culturali, utilizza il “cibo degli dei” come materia base per la sua produzione artistica: “ Il Cioccolato come Arte e l’Arte come Cioccolato” diventa lo slogan della sua poetica espressiva. E dopo aver plasmato la sua vita come un immensa pralina nera, si autodistrugge, consapevole della fine, e anzi quasi accelerandola grazie a una sorta di irrefrenabile, compulsivo autocannibalismo.
Insomma le storie di Umberto Raponi si leggono tutte d’un fiato, scevre da noiosi accademismi, ma nello stesso tempo culturalmente fondanti e dense di elementi simbolici, letterari, artistici riflettenti il mondo. E il suo mondo, dove tutto appare magicamente capovolto.
marilena badolato