PAROLE PAESAGGI MUSICA IN UN GIOCO DI ECHI E RIMANDI.
UN GIOCO DI ECHI E RIMANDI. Raffinati colti profondi. Poesia, musica e pittura si incontrano sull’affascinate gradino dell’Arte. “Le parole i paesaggi la musica” sono insieme a comporre atmosfere e realtà, emozioni e pensieri, gioia improvvisa e insieme meditazione profonda.
LE POESIE di Maria Rosaria Luzi in fondo sono pennellate di azzurri di mare, di gialli solari, di bagliori di malinconia che improvvisamente li squarcia, per poi ricomporli nell’armonia dell’animo. Il respiro eterno dell’essere nella poesia Incanto, ma anche la storia che irrompe in Tregua di Natale, 24 dicembre 1914 o in Tunisi 18 marzo 2015, momenti flash ricondotti subito nell’universale dei temi di Maria Rosaria: la vita che vince su tutto con il suo incedere, il sole che irrompe e dona gioia, il colore degli azzurri del mare e della speranza, i ricordi che affastellano la mente di affettuoso dolore come in A mia madre. Il tutto sintetizzato dall’ultima poesia, grazie anche alla lettura magistrale di Roberto Biselli che trasforma le parole in pause, in gesti, in pose da affermato regista e attore, Dal nulla all’essere, all’azzurro dove Maria Rosaria ricompone armoniosamente i fili e li tesse su colorata trama.
ACCANTO GLI OLI di Riccardo Secchi interpretano la vecchiezza dei volti. Figure ora drammatiche come la Donna piangente o di solitaria meditazione come in Vecchio con berretto: uomini e donne veri , persone e non personaggi che si interrogano su un futuro esistenziale. In Come si fa a vivere, il titolo dell’esposizione, i volti sono solcati, attraversati, corrugati da incisioni rilevate e rilevanti: occhiaie e borse segnano gli occhi, barbe argentee vestono visi stanchi, i chiari-scuro giocano con la luce e i contrasti dell’anima, mentre quelle Mani incrociate su verde trasmettono il riposo, l’abbandono del mondo a cui conduce la estrema vecchiezza.
MUSICA ALTA RIEMPIE L’ARIA con David Sotgiu e Sabina Belei. La Belei giovane e già affermata valente pianista accompagna la magistrale performance del tenore Sotgiu che incatena le emozioni della lettura alle arie di Francesco Paolo Tosti, di Jules Massenet, del dolce vitalismo pucciniano di E lucevan le stelle. In Nessun dorma la voce impostata e stentorea riempie lo storico soppalco e si diffonde sui sottostanti saloni di Villa Taticchi che ha ospitato questo evento.
IL MAGICO FLAUTO di Andrea Ceccomori interpreta una poesia di Maria Rosaria, Montagne blu, dolcissimo brano dove il suono modulato conduce per mano ancora una volta verso l’impossibile sogno. Malinconia vestita di azzurro intenso.
CONCLUDE la serata un gioioso aperitivo dove la pizza, gloria nazionale, è variamente rivestita da sottili scaglie di patate o da piccoli pomidoro pachino o da gustosa salsiccia, dove il formaggio caldo si assapora nel gusto di piccoli spiedini e dove sbuca graditissimo, tra i fantastici fritti di verdura appastellata, persino “il gnocco” fritto emiliano servito con prosciutto crudo. Il tutto preparato dalla cucina di Villa Taticchi. Calici di prosecco per brindare a questa serata di armonia.
LE PAROLE, I PAESAGGI, LA MUSICA
Villa Taticchi, Ponte Pattoli- Perugia
marilena badolato