GARDEN CLUB PERUGIA E IL BENESSERE VERDE DI ILDEGARDA DI BINGEN.
CONTINUANO i fortunati incontri del Garden Club di Perugia sul “benessere verde”. E non poteva quindi mancare Ildegarda di Bingen e la sua “ viriditas” concetto quanto mai affascinante e attuale. La sua si potrebbe definire una “visione ecologica” vissuta come completa sintonia e armonia tra componente fisica e spirituale, una immersione nel mondo naturale per il raggiungimento di un benessere totale. Siamo infatti nel 1100 e questo vigore verde, energia vitale, fertilità vegetativa non è altro che il perfetto equilibrio tra corpo e anima, il raggiungimento del quale permette un ottimale stato di salute. Vissuta quasi tutta la sua vita tra mura claustrali nelle quali entrò bambina, e nelle quali diventò badessa a Rupertsberg, Ildegarda si occupò dello scibile umano nelle sue molteplici forme. Dalla letteratura -di cui inventò persino una nuova forma di alfabeto- alla musica, alla mistica, agli studi medici empirici, alla medicina olistica. Profonda indagatrice della natura umana creò una filosofia medica di grande spessore rifacendosi alle dottrine galeniche degli umori- caldo freddo secco umido- e dei quattro elementi fondamentali -fuoco aria acqua e terra-, ma con importanti spunti di originalità. Ildegarda nei suoi scritti trattò anche, e siamo nel XII secolo, i temi inerenti alla sessualità femminile, alle patologie e disturbi dell’apparato riproduttivo, riuscendo a sfuggire alle accuse di stregoneria grazie forse alla protezione dell’abito monacale e alla sua profonda amicizia con Bernardo da Chiaravalle con il quale intraprese una fitta corrispondenza epistolare.
PENSO CHE LA VIRIDITAS di Ildegarda possa anche collegarsi a quel colore verde vissuto come simbolo benefico di energia e salute dalle antiche civiltà del Mediterraneo, agli alberi sacri e alle divinità della vegetazione. Basti ricordare l’antica Tabula Smaragdina, cioè di smeraldo, attribuita a Ermete Trismegisto. Il tutto filtrato in Lei attraverso una fede profonda. E non dimentichiamo che le grandi abbazie in questo periodo sono fornite di infermerie, farmacie e orti delle piante medicinali o dei medicamenti semplici che fornivano materiale di studio per testi che erano una sintesi di scienza botanica, medicina e arte amanuense. E che il lavoro, le pratiche e gli studi benedettini erano vissuti come opus Dei, manifestazione tangibile della grandezza di Dio.
IN “PHISICA”, corpus impegnativo composto da nove libri, la Natura è una straordinaria risorsa terapeutica per l’uomo. Così le erbe, ma anche i semplici e umili alimenti come il farro, chè ” il fior di farina rafforza lo stomaco” (e il vocabolo farina deriva proprio da farro), ritornano massivamente nelle ricette di Ildegarda dove appare anche il curativo olio di oliva e l’ aceto che “estirpa l’ acume della malinconia”. Anche le pietre e i metalli diventano mezzi salutari e calibrati sulle esigenze del singolo, e persino la musica si trasforma in musico-terapia per il raggiungimento totale di un equilibrio psicofisico.
CON ILDEGARDA herbae et cantus, erbe e incantamenti ritenuti pratiche e strumenti di streghe e maghi, vengono ricondotti nell’alveo di una profonda spiritualità e fede personale il cui fondamento era basato sul raggiungimento di una “serena felicità” scaturita da uno straordinario amore per la Vita, la Natura e i suoi doni. Quella che in Francesco, anche lui immerso nel mondo creaturale voluto da Dio per l’uomo e di cui l’uomo stesso è l’esempio più alto, sarà alcuni decenni più tardi la “perfetta letizia”.
GARDEN CLUB PERUGIA
PRO CORPORE ET ANIMA: LE PIANTE IN HILDEGARD VON BINGEN
Paolo Luzzi, Responsabile Sezione Orto Botanico, Museo di Storia Naturale di Firenze
Hotel Plaza, Perugia
O nobilissima viriditas / quae radicas in sole, / et quae in candida serenitate luces in rota, /quam nulla terrena excellentia /comprehendis: Tu circumdata es /amplexibus divinorum ministeriorum / Tu rubes ut aurora, / et ardes ut solis flamma. (Hildegard von Bingen (1098-1179). Symphonia harmoniae celestium revelationum, 56).
marilena badolato