PER IJF! 29 APRILE 2012
Festival Internazionale del giornalismo
Oggi è l’ultimo giorno del Festival. Il festival è stato un momento fantastico e la nostra città, Perugia, sembra ogni anno il suo palcoscenico ideale. Le sale pubbliche, gli spazi, i teatri, gli alberghi che hanno ospitato grandi giornalisti e ragazzi, tanti, curiosi di questo mestiere, curiosi di notizie di novità di sapere, erano piazze di scambi di dialoghi di conoscenza. L’Hotel Brufani, luogo d’incontro, una città nella città in questi giorni: le celebri Sale di questo storico albergo, Raffaello, Priori, Pinturicchio, sono vie vicoli piazze della nostra città, piazze d’Italia, luoghi dove si parla si discute, si trasmette in diretta. Ottimismo festivaliero, quando fuori il paese va ancora male.
Ecogastronomia oggi al Festival Internazionale del Giornalismo. Il libro Eat Parade, presente l’autore Bruno Gambacorta, sarà lo stimolo per parlare non solo di vino cibo ambiente territorio, ma anche sostenibilità e attenzione al sociale insieme a Walter Musso, Slow Food Italia, e ad Antonio Paolini, giornalista e critico enogastronomico. Si parlerà di ecogastronomia, che così ormai dovrebbero essere le nostre conoscenza e curiosità e il nostro intervento nel mondo gastronomico. Green economy, biodiversità, alimentazione diversa che tenga conto di necessità ormai urgenti in questi primi decenni del duemila. Dopo il saluto di Stefano Cimicchi, Presidente APT Umbria che evidenzia l’importanza del giornalismo enogastronomico di Bruno Gambacorta e del libro Eat Parade come mezzi di diffusione reale, sul posto, di un certo messaggio e informazione, interviene Walter Musso che presenta la trasmissione Eat Parade e il libro omonimo come esempi giusti fondanti seri di informazione pubblica, già dagli inizi, dagli esordi del 1998. Nel libro attraverso storie di personaggi e ambienti e situazioni particolarmente significativi, viene fuori una enogastronomia culturale che è notizia informazione interesse sociale ambiente. Valore fondamentale dell’ambiente: bisogna tornare ad alimentarci riacquistando la consapevolezza del cibo come legame con la natura. Antonio Paolini continua facendo notare di come trasmissione e libro siano diversi dallo spadellare televisivo, senza senso, né storia e senza identità di molte trasmissioni, dal fare invece informazione gastronomica sul cucinare. Un tempo la cucina era l’antro buio, isolato dalla casa, dove si creava chiusi al suo interno e solo ad opera finita il cuoco o la cuoca uscivano per portar fuori e per porgere all’assaggio le loro preparazioni; da quando la cucina è a vista, magari una vetrata che offre ai fruitori e al mondo tutto l’universo cibo, offre la capacità di guardare dentro, di curiosare: la cucina diventa da vedere, da commentare e allora segue immancabilmente i format televisivi, un teatrino di cuochi e presentatrici Tv. Al contrario Eat Parade, ha saputo mostrare la vera faccia del cibo, anche il suo valore sociale e antropologico: all’Aquila ad esempio, tutto era distrutto e ancora molto lentamente si procede dopo il terremoto, ma il cibo è stata la prima cosa ricostruita, il bisogno di ricostruire una identità. Interessante incontro tra esperti e appassionati studiosi di gastronomia. Studiosi che girano l’Italia per conoscere un vitigno raro o un prodotto storico perso e recuperato, ma soprattutto i protagonisti, quei produttori di eccellenze che sono la parte sana del paese e che lavorano per il nostro benessere. Insomma storie di un’Italia che funziona bene.
I ragazzi sciamano lungo il nostro bellissimo Corso Vannucci, complice la giornata assolata , il cielo limpidamente azzurro e l’aria straordinariamente calda, che da noi non diventa mai afa, ma porta con sé quella lieve brezza che sospinge il turista a percorrere in su e in giù le nostre beneamate vasche…
Dal web:
… had amazing time at ijf
…it was a very fun event
…Perugia was good fun
…it was an amazing experience
…back in Germany… Wish we could have stayed in beautiful Perugia
…4 giorni di inaspettata alchimia di incontri, risate, saperi
…io mi sento bene dopo aver trascorso 5 giorni al Festival del Giornalismo di Perugia
…il Festival del Giornalismo di Perugia si è concluso e mi ha lasciato la testa piena di idee e negli occhi un barlume di speranza.
…bella gente, bei ragionamenti, belle teste
…un magnifico ijf. Ragazzi, intelligenza e sole: l’Italia sognata
Al prossimo anno.
Marilena Badolato maribell@live.it