ALLA”SPLENDIDISSIMA”VILLA FIDELIA: UMBERTO RAPONI, LE ATTRAZIONI DI LUCA ED ALTRE STORIE VERE, VEROSIMILI E IMMAGINARIE- sabato 18 agosto 2012
Umberto Raponi, pittore, incisore, grafico, ceramista, fotografo, designer, poeta, scrittore, con la sua ultima surreale ironica opera letteraria Le attrazioni di Luca e altre storie vere, verosimili e immaginarie, ancora una volta ci stupisce con un nuovo lavoro che profuma di infanzia e di luoghi natii. Incursione in un inesplorato mondo, del ricordo e della giovinezza, per stupirsi e creare stupore. Ancora una volta questo artista si misura con un metro diverso e gioca, sempre motivato da una “necessità di humor”, ma misto ad affetto in questo caso. Ho già parlato di lui in una altra occasione individuando nei suoi scritti un tratto filologico-gastronomico. In lavori palesemente mangerecci come La Bruschettta del Fachiro Laureato ed altri modi di fare bruschette insolite stravaganti e impossibili oppure in Homo Citreum, notizie citazioni omonimie modi di dire frottole sul limone e dintorni, o in Le scapigliate verze, cronache e oziosità poetiche, ma in quasi tutti i suoi lavori, c’è profumo di incursioni gastronomiche. Una vera e propria filologia gastronomica del tratto, dove certi vocaboli, col loro significato e significante, con Umberto acquistano la terza dimensione di significabile, tutto quello che l’artista può e vuole suggerire. Una gastro-ironia, ma potremmo definirla ancor meglio oggi con questo nuovo lavoro una gastro-filosofia. Che poi è un modo di pensare, di pensare “mangereccio”. Sembra che gli elementi mangerecci che qui appaiono- e sono presenti in quasi tutti i racconti elementi legati alla salubrità del cibo o ad un’arte primigenia del mangiar bene- facciano da supporto al mondo descritto e che, seppur brevissime incursioni, lo reggano a meraviglia, e ce lo colorino di sapore. Le immagini dei protagonisti, grandi o piccoli protagonisti, adulti e ragazzi, sono incollate dal sapore, dal gusto del ricordo di una condivisione alimentare. Che connota ovviamente un mondo, un’epoca, una regione, una città, una Italia. Di proustiana memoria, per scomodare Proust e le sue madeleines che accompagnano l’autore nella visione del paese natio e nel gusto materno di una cara preparazione. Confort food lo chiamano gli inglesi, quel sapore, quel ricordo del gusto che parla all’anima.
Nelle Storie vere verosimili e immaginarie di questo libricino, storie vere dell’inconscio potrei definirle, Umberto, lui stesso, ha individuato i sapori che ritornano nei racconti: bene quando Maurizio Terzetti nella prefazione lo dice dolcissimo favolario. Così è: le storie contengono dolcissime sensazioni visive tattili olfattive e in ultimo, come atto finale, complessivo e riassuntivo, gustative. Il cibo nel libro diventa insomma il trait d’union tra conoscenza memoria e sogno, isola reale della metafisica pura dove finalmente ragione e anima possono incontrarsi.
Splendidissima estate a Villa Fidelia nell’anno MMXII.
Per la Fidelia Scaenica
18 agosto
Il volume della sera
Ore 21.00 Giardino all’Italiana
Umberto Raponi
Le attrazioni di Luca ed altre storie vere, verosimili e immaginarie (Perugia 2012)
presentazione del libro
intervengono Donatella Porzi- Assessore alle Attività Culturali e Sociali Provincia di Perugia; Maurizio Terzetti, Responsabile Progetti di Eccellenza Storico-Artistica Provincia di Perugia; Marina Matteucci Responsabile Ufficio Promozione Cultura e Spettacolo Provincia di Perugia.
Roberto Segatori, sociologo e Marilena Badolato, critico gastronomico, scrittrice
letture di Maria Rosaria Luzi
interventi musicali di Manuel Magrini
sarà presente l’autore
Splendidissima estate a Villa Fidelia nell’anno MMXII.
Eventi e Mostre spettacolari nella cornice di una storia antichissima. Antichissima è la storia di Spello, Colonia Julia in epoca romana, e di Villa Fidelia il suo bosco sacro, pagano luogo degli antichi riti sacerdotali del V-VI secolo: il primitivo lucus di Cupra e Tinia, divinità Umbre, a cui era dedicata. Più tardi luogo dedicato alla Venere dei Romani, i resti del cui sacello sorreggono ancora la chiesa delle Suore francescane. Da bosco sacro a templum con il Rescritto di Costantino, suggello divino alla gens dell’Imperatore.
D’estate contenitore fantastico per Eventi e Arte con la sua Palazzina, il suo Belvedere dell’Orologio, il suo Giardino all’Italiana.
Marilena Badolato maribell@live.it 18 agosto 2012