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CANTINE APERTE 2012: ARTENATURACULTURA

Di nuovo Cantine aperte, di nuovo apriamo la porta sul vino.

La localizzazione, il programma, la storia, l’ambiente, il paesaggio, la cultura, il tempo, la conoscenza, le pratiche, il valore del vino. Ogni vitigno e ogni vino sono un tesoro di storia, di sapore e di paesaggio. ARTENATURACULTURA. Arte e vino: una misteriosa origine comune. La bellezza del soggetto, le vigne, la libertà della realizzazione artistica, la natura come idea e spazio di libertà e quindi fonte di ispirazione. Arte e vino inducono ebbrezza di bellezza e di gusto. Foglia uva tralcio tino bottiglia collo tappo etichetta, un grande quadro, una composizione di bellezza. La bellezza parla del vino. Nei progetti del vino, nell’architettura del vino, l’uomo la sua vigna il suo territorio il paesaggio diventano  una cosa sola. Sintesi tra la terra, le sue risorse e il lavoro dell’uomo. L’opera di architettura trasforma una condizione di Natura, il genius loci, in una condizione di Cultura. La trama geometrica della vigna vuole evidenziare la bellezza la misura la profondità del paesaggio che abbiamo davanti. Ma sensibilizzare esteticamente al paesaggio, significa anche prenderne coscienza  e coscienza è anche conoscenza dei propri comportamenti e delle varie problematiche. Significa rivalutare i valori culturali che sono alla base della nostra esistenza, riprogettare valori attuali per uno sviluppo sostenibile. Perché è così importante sensibilizzare al paesaggio? E come si può attuare una sensibilizzazione? Tema trattato nei giorni scorsi alla Facoltà di Agraria qui a Perugia per il progetto La sensibilizzazione al paesaggio: una sfida per il  XXI secolo. L’idea e le finalità del progetto sono illustrate dal preside della facoltà Prof. Francesco Pennacchi  e da altri illustri relatori. Sarà un leggere e comunicare il paesaggio: Paesaggio e Dinamiche, Paesaggio e Architettura, Paesaggio e Agricoltura, Paesaggio e Storia, Paesaggio e Economia. Considerare il paesaggio, non panorama, ma realtà viva pulsante abitata,  luogo di valori storico culturali condivisi, realtà economica, paesaggio come luogo e immagine di produzione. Si può attuare.  Paeasaggio empatico vissuto come bene relazionale, apprezzabile e fruibile non solo dal singolo, ma dalla comunità. Attraverso una valutazione economica totale, si può assegnare al paesaggio un valore, aspetto quindi non escludibile, che può generare utilità e suscitare una immediata sensibilizzazione. Bellezza utilità qualità. Questo attraverso azioni di studio, di divulgazione comunicazione e diffusione,  mirate alla sua valorizzazione.  Il paesaggio diventa allora il risultato finale estetico economico di un progetto collettivo. La nostra Umbria contiene vestigia etrusche romane bizantine benedettine che segnano i solchi del paesaggio, sistemi insediativi storici che possono rivitalizzare il paesaggio esistente. La viticoltura moderna  in Umbria appare già nel 1876, nei terreni del conte Zeffirino Faina a Collelungo, vicino Todi. 400 ettari di boschi noceti  oliveti vigneti di viticoltura moderna e specializzata, illuminatissima per i tempi. Cantina fantastica ipogea, scavata nella roccia della montagna con lunghe gallerie per oltre 200 metri per tre piani sotterranei. Arte e vino anche ieri, allora, e pitture e sculture d’arte e vino oggi in quella stessa proprietà perpetuata da intelligenti eredi. E sapienza e intelligenza imprenditoriale.  Arte e Natura anche come Fotografia e Vino, affascinazione di uno sguardo, un condensare la storia che si vuol raccontare in vigna in quel clic; o come  Musica e Vino, linguaggio comune a certi ritmi, come il Jazz ad esempio, connubio tra note e sapore e piacere di un buon bicchiere di vino. Rosso, sicuramente. Passione allora, come sempre. Ma gli appassionati del vino ormai non giudicano solo quello  che c’è dentro il bicchiere, ma anche quello che c’è attorno a quel buon bicchiere, non più solo olfazione e gusto, ma anche l’ambiente le modalità per produrre quel vino, come si opera in vigna e in cantina: come se a quella bontà corrispondesse altrettanta bellezza d’ambiente, di paesaggio e bellezza dell’uomo, intesa come sapiente correttezza.

Un grande quadro d’insieme: soddisfare le nostre papille gustative, tutelare l’integrità e la bellezza dei territori di produzione, il nostro paesaggio italiano, dargli un effettivo valore e ovviamente salvaguardare la nostra salute.

Sogno di natura? Sicuramente sogno di vino per un’Italia che è anche nel bicchiere.

[…] E’ venuto un momento che tutto si ferma. E’ matura. / Le piante lontane stan chete: son  fatte più scure./ Nascondono frutti che a una scossa cadrebbero./ Le nuvole sparse hanno polpe mature. / Lontano, sui corsi, ogni casa matura al tepore del cielo. […] Cesare Pavese

Il paesaggio è lo specchio della nostra identità di popolo. Benedetto Croce

Marilena Badolato        maribell@live.it

AUTHOR - Marilena Badolato