PRODOTTI FUORI DEL COMUNE. LA ROVEJA E LA SCIENZA 2 parte FACOLTA’ DI AGRARIA PERUGIA
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MATTINA: AULA MAGNA FACOLTA’ DI AGRARIA. Prodotti fuori del comune 2° parte
Ora è la volta del Prof. Aldo Ranfa, Dipartimento Biologia Applicata, che illustrerà l’argomento Erbe campagnole e sapori montani da conservare e valorizzare. Arrivano i profumi, gli aromi misti alla scienza e conoscenza dei luoghi. Arriva l’Etnobotanica. Valorizzare il territorio attraverso il recupero di antiche usanze, tradizioni, costumi e pratiche culinarie che non esistono scritte ma registrate solo nella memoria degli uomini e, aggiungo io, nella memoria della natura. La cucina delle erbe: un rapporto molto stretto con le antiche comunità agricole-pastorali e spesso alimento-medicamento per gli abitanti di questi luoghi.
Aspetti fitoecologici e nutrizionali di alcune specie vegetali spontanee in Umbria, per la conoscenza, recupero e valorizzazione di risorse ambientali: la Bunias erucago, conosciuta anche come Cascellore, le cui foglioline dal caratteristico sapore aromatico e asprigno, si sposano bene con le leguminacee; la Chondrilla juncea, Pioletta, Mastrici o Ginestrella, colonizzatrice di terreni agricoli dismessi, ottima cruda con le altre erbe o cotta come erbetta di campo; la Sanguisorba minor, Salvastrella, Pimpinella, Bibinella, comune in insalate, è considerata astringente ma anche aromatizzante, antiemorragica, molto nutriente col suo sapore di cetriolo o noce fresca; la Bellis perennis, Margheritina Pratolina, vediamo la pianta fresca intera fiorita, antinfiammatoria, espettorante, depurativa- ma è la mia pratolina colta da bambina sui prati !-. Di tutte loro, le prime asperità gustative vengono superate grazie alla mescolanza con altre erbe. Le erbe vanno calibrate con ARTE E SCIENZA. Nasce insomma la misticanza, sapiente arte gastronomica. “ …non è poca dottrina saper mitigare l’amaro e l’acuto di alcuna erba col sapore né amaro né acuto di alcune altre, facendone di tutte insieme un componimento sì soave, che ne assaggeria a sazietà.” Pietro l’Aretino, metà del 1500.
Segue il Prof. Andrea Marchini, Dipartimento di Scienze Economico-estimative e degli Alimenti, con Produzioni tipiche e Marketing agroalimentare: iniziano le cifre, si intensificano i grafici, ma la voce riesce ugualmente a trasmettere interesse e attenzione. Dati molto interessanti. Domanda crescente verso questi prodotti. Di contro politiche di minor protezione e valorizzazione dei prodotti stessi. Vengono alla luce le problematiche per le piccole imprese, che sono la qualità sempre più elevata, i costi sempre più bassi, la varietà sempre più elevata, il controllo delle informazioni, con in mezzo a tutto la gestione del coinvolgimento emozionale. La New Economy assegna un valore emozionale al prodotto attraverso un rapporto personale con il prodotto stesso.
Chi controlla l’informazione, controlla il valore del prodotto. Le informazioni devono essere autorevoli, confermate, ben organizzate. Criteri scientifici e gastronomici insieme. Qualità e certificazione come strumento di marketing.
In mezzo flash sul libro EAT PARADE con altri prodotti fuori del comune, il Limone ovale di Sorrento, i Piccoli frutti della Valle dei Mòcheni, valle incantata, come vorremmo tutti fossero le nostre valli, legate però ad uno sviluppo sostenibile: un marketing d’impresa intelligente che rispetti il luogo, la gente che lo coltiva e lo ama e lo conosce da sempre. Produttori di paesaggio.
In conclusione applausi, anche dai ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Giovanni Spagna di Spoleto, la II A Geometri e la IV A IGEA, accompagnati dai professori Letizia Vannelli e Mauro Scarabottini, per il Progetto della Regione Umbria Scuola Elettronica del Consumo, con il loro tema “ Piccola come la roveja”. A ben pensare è anche il mio tema, riferito alla nostra regione: piccolo è bello.
Grazie al Preside della Facoltà di Agraria, Prof. Francesco Pennacchi e agli illustri docenti, che ci hanno accolto in questa bellissima Aula Magna e arrivederci alle ore 16.00 al Cerp della Rocca Paolina per la continuazione del nostro Tour.
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marilena badolato maribell@ive.it