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CANTINE APERTE 2013: IL TERROIR NELLA MENTE.

Cantine aperte 2013. L’Italia è una potenza enologica, ma non lo sa o per lo meno non crede di esserlo, succube da sempre dei cugini d’oltralpe. Ma ormai siamo solo secondi alla Francia come esportazione di vino. Vino, una forza liquida, lo sapevano bene i nostri vecchi che lo usavano come corroborante naturale, rinforzante di membra gracili e stanche ed oggi, avendo superato da un pezzo la fame, ci possiamo permettere di considerare il vino come stile di vita, addirittura come segno di riconoscimento. Il vino è la storia più antica che abbiamo, antica memoria, una delle espressioni alte di cultura materiale millenaria, tratto saliente della nostra civiltà e porta il messaggio del profumo e dei sapori della nostra terra. Oggi sposato con la tecnologia e l’innovazione. Vigne digitali, sensori istallati tra un tralcio e l’altro che parlano dell’umidità del terreno, della temperatura circostante, della pioggia e della siccità, della presenza di erbacce infestanti, a decifrare la giornata ideale per la vendemmia o quella per innaffiare. Mappe a ultrasuoni per monitorare fattori di stress e grado di maturazione delle viti. Ma è ancor bello oggi soffermarsi a guardare le botti di legno. Le loro possibilità e i loro limiti, i segni del tempo nel rovere, da dove il profumo arriva condensato in una sfumatura naturale quasi fibrosa e poi ancora la stagionatura, la tostatura, la curvatura delle doghe “a tutto spessore” per creare quel rifugio per il vino ancora un po’ discusso: preserva veramente tutte le qualità del vino, o piuttosto appiattisce il gusto della bevanda regalando la stessa sfumatura a tutti i vini? La caratteristica del vino è sempre nel mantenimento della propria identità, che non muta con le richieste di mercato, non si piega al vento delle mode, ma racconta la sua storia personale di luogo, di passione e di capacità di fare. Clima, area geologica e topografia, suolo, lavoro di uomini, il terroir nella mente. Il territorio nella mente dà forma al gusto, un mix di tradizione e innovazione insieme, unito all’etica che ogni lavoro serio esige. Il vino oggi è un po’ come un gioiello di famiglia, è tornato finalmente al territorio, alla naturalità, alla salubrità e onestà a tavola. Il “buono pulito e giusto” si sposa all’accoglienza delle nuove generazioni in vigna, ai racconti nelle “vigne di famiglia”. La vigna diventa un luogo per ricevere, come una volta era il salotto di casa: assaggi di cucina del territorio con prodotti a km zero, le visite guidate alle vigne in percorsi didattici per spiegare il miracolo delle viti e del vino, percorsi di fitness per camminare all’aria aperta tra le viti, ora anche l’arte tra le vigne perchè Arte e Vino sono accomunati da due grandi fattori: passione e impegno degli uomini. Ma anche per ritrovarsi insieme, in queste giornate di maggio, al risveglio della natura, per parlare del nostro futuro o delle nostre storie private, ma nel verde, che da sempre fa la nostra storia. Per scoprire la forza delle relazioni umane dopo un buon bicchiere. Il terroir nella mente insomma.

CANTINE APERTE 2013 25-26 MAGGIO in 52 CANTINE APERTE DELL’ UMBRIA

marilena badolato maribell@live.it

AUTHOR - Marilena Badolato