23 Lug UMBRIA JAZZ18: CANTI KLEZMER AL MANU, IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELL’UMBRIA.
Blog-gusto ®, Gemellaggio di Gusto ® | Marilena BadolatoCANTI KLEZMER. Canti di speranza. O di solitudine. Malinconici, più vivaci se c’è un matrimonio da festeggiare, canti che hanno la loro radice nella tradizione ebraica dell’Europa orientale, ma che poi hanno incontrato anche influenze jazz e blues. In un idioma derivato dall’antica lingua liturgica della tradizione giudaica, oggi stabilizzata nell’ivrit che riassume le flessioni del mondo con molti elementi lessicali presi in prestito da altri paesi dove gli Ebrei sono stati costretti a disperdersi. E quel canto struggente, di splendide voci stentoree, riassume le culture di tanti paesi. Ma rimasto pur sempre lui, canto sacro e poi proibito e capace di conservarsi nel tempo e di perpetuare la cultura di un popolo, e soprattutto il suo credo. E così, intriso di grande e partecipata e unificatrice spiritualità, esiste ancora…