DI NUOVO ROSSO-SANDRI: RIVIVE LO STORICO CAFFE’ “DELLE ARTI E DEL GUSTO”
Questa volta la scommessa si fa più grande perché in questo “grande storico gioco” entra la nuova realtà imprenditoriale di Francesco Ferretti, ramo lattici e formaggi, che porterà le sue giovani creazioni in questo mondo di tradizione. Ci auguriamo sia un connubio vincente, noi che teniamo tanto a questo locale, che frequentavamo sin da bambini per le sue leccornie di zucchero allineate in piccole vetrine di trasparente bontà. Sandri è anche un Caffè storico italiano, aperto appena dopo il 1860, basta alzare lo sguardo alle volte affrescate dagli allievi della Scuola del Brugnoli, agli scaffali di legno intagliato della affascinante boiserie, al vecchio bancone ligneo dove sono incastonati pregiati marmi, ai lampadari in cristallo bellissimi, alle vetrine, all’insegna. Ha appena festeggiato il 150° della sua creazione con una esposizione dei cimeli della pasticceria: macchine per cioccolato, tostatrici, stampini per frutta e marzapane, apparecchiature per tagliare la pasta per creare cannoli e cornetti, spezzettatrici, vari cuocicrema, macchine per confettare o candire quei fantastici marron glacé, saporiti e non troppo zuccherini, umidi e non asciutti, perfettamente glassati con accanto le immancabili violette “”inzaccherate”.
Il ciclone Persefone che oggi ha investito con violenza l’Umbria non ci ha fermati. Pioggia torrenziale e temperatura in picchiata non hanno fermato questa anteprima, su invito, creata per la stampa, giornalisti, fotografi, aficionados di questo storico locale, amici della Carla e di Francesco Ferretti, perugini doc, in tanti ad augurare un bentornato a questo locale. Tra bollicine e rosati analcolici alla frutta, tra tartine e piccoli tramezzini alle verdure, al salmone, al prosciutto cotto e deliziosi formaggi spalmabili, fanno capolino le dolcezze firmate Carla Schucani: i piccoli maritozzi farciti di salumi, tagliati a fettine sottili, stupendamente interpretati, con una velatura dl glassa zuccherina che sigilla il gusto dolce al salato della farcitura; la famosa torta di carote, arricchita di una sottile morbida meringa; le minuscole frolle che si sciolgono in bocca bianche e al cacao, ricoperte di frutti di bosco, mirtilli e fragole, a simulare piccolissime aiuole di gusto; le nostre frittelle di riso, quelle che da pochi giorni hanno siglato la Festa di San Giuseppe, a ricordarci che la Carla si è sempre occupata, splendidamente, dei dolci della tradizione, per farci sentire più uniti, cittadini di Perugia. Anche tanti giovani presenti stasera, a testimoniare che ora accanto alla vecchia proprietà c’è un giovane imprenditore che servirà anche piatti pronti e gustose prelibatezze a base di latticini come gli innovativi yogurt, da consumare dentro nello storico Caffè o fuori, negli splendidi gazebo, già oggi montati, con comodi divani e gli immancabili piccoli tavolini con le tovagliette delle tessiture umbre rosso-Sandri. Il Caffè Sandri è “un bene culturale” della nostra città, come la piazza, come la fontana: ce ne siamo accorti in questi mesi che l’avevamo perso. Lo testimoniano i tanti bigliettini dei perugini lasciati attaccati a quella saracinesca abbassata, di rimpianto, di tristezza, di speranza in una nuova apertura. Oggi di auguri e felicitazioni che questa speranza si sia concretizzata. E non importa se Persefone ha cercato di rovinare la festa, anzi tireremo fuori quel famoso proverbio legato alla pioggia, cambiandolo un poco: Carla bagnata, Carla fortunata!
marilena badolato maribell@live.it giovedì 27 marzo 2014