…E CI VEDIAMO PER SAN COSTANZO. 28-29 GENNAIO DI SEMPRE.
RITORNA LA FESTA, patrimonio di tutta la città, per il “beneamato” patrono Costanzo, il più affettuosamente ricordato dai perugini rispetto agli altri due che ci proteggono, Ercolano e Lorenzo. Forse proprio per quel torcolo, preparato come ciambella dedicatoria nel giorno della festa, che i perugini amano mettere in tavola il giorno del santo, il 29 gennaio di ogni anno, magari golosamente “intinto” nel vinsanto o nel vino rosso come sarà stato un tempo.
QUANDO A PERUGIA era così freddo lungo quella Via Sacra che si percorreva a piedi, fino alla chiesetta di San Costanzo, fuori le Mura, riscaldandosi al lume di quelle candele che una ordinanza comunale, attestata da un documento datato 1310, ordinava di comperare per quella “Luminaria”, la processione dei lumi, da “farsi il giorno della vigilia al vespero”.
MA SACRO E PROFANO si mescolano da sempre nella vita degli uomini e sappiamo che questo torcolo, diventato col tempo “dolce dei fidanzati”, e non solo per il famoso ammiccamento che, dall’iconografia del santo, appariva a quelle ragazze che si sarebbero sposate entro l’anno, ma proprio per gli stessi suoi ingredienti considerati nel mondo antico, stimolanti e afrodisiaci. E nello stesso tempo un torcolo portatore di “buona fortuna” per l’anno nuovo appena iniziato grazie a quel suo essere una ciambella perfettamente rotonda, senza principio e senza fine, e ancora proprio nostro, della città, grazie a quei cinque tagli sulla superficie che rappresentano le nostre storiche Porte.
E VI ASPETTO alla Passeggiata di San Costanzo, novità dell’anno, organizzata nella Biblioteca della Galleria nazionale (ora Musei nazionali di Perugia-Direzione regionale Musei dell’Umbria) dal nuovo direttore Costantino D’Orazio, con il messaggio di una apertura, una partecipazione di tutti alla bellezza della città. Con alcune mie curiosità di gastronomia storica sul torcolo insieme al suo assaggio offerto dalla pasticceria di uno degli storici Caffè italiani, il Caffè Sandri, a Perugia dal 1860.
marilena badolato