E LA CULTURA NON SI FERMA. LA NOVENA ALLA MADONNA DELLE GRAZIE.
I NON PERUGINI non sanno e forse nemmeno immaginano quanto sia importante per noi la Madonna delle grazie, quella immagine cinquecentesca di Giannicola di Paolo che nella nostra cattedrale di San Lorenzo ascoltava e ascolta i nostri piccoli e grandi tormenti: gli esami da sostenere, le prove da superare, la salute da guarire, i consigli da tesaurizzare, con quelle palme delle mani aperte e spalancate su di noi, quasi a invocare la clemenza divina. Ma anche, e azzardo una ipotesi, a donare il dono dell’equilibrio, della saggezza, dell'armonia individuale e sociale, doti così importanti sempre e soprattutto nel ‘500 (come l’immagine iconografica della Madonna dell’Equilibrio suggerisce). Non dimentichiamo che in questo periodo la pestilenza veniva infatti identificata in toto come "disarmonia degli umori", disequilibrio delle forme e dei comportamenti etici e sociali. E anche con quello sguardo diretto, rivolto verso noi, per invitarci a raccoglierci in preghiera dinanzi al mistero di Dio.
UNA PREGHIERA sempre intensa e appassionata che noi, ogni volta che un peso ci grava sul e nel cuore, andiamo ad invocare in Duomo, assorti davanti a quella immagine densa, ricca e gravida di ex voto perpetuati dalla storia della nostra città, e con un inginocchiatoio posto lì accanto per invocarla. E dai nostri genitori l’immagine della Madonna delle Grazie veniva tramandata in immaginette da comodino o da vere e proprie opere d’arte da appendere nelle pareti di casa. A protezione della nostra famiglia.
LA STORIA del culto mariano a Perugia “prese piede con la predicazione di frate Bernardino da Siena sotto il titolo “Madonna delle Grazie o della Grazia”. Così nel corso della storia e degli eventi, fu commissionato il dipinto della Madonna delle Grazie (si pensa di Giannicola di Paolo ma con qualche pennellata del Maestro Pietro Perugino), e ancora un Gonfalone processionale di Berto di Giovanni, anche lui della bottega del Perugino, raffigurante il profilo della città medioevale e dipinto nel 1526 in occasione di una grave pestilenza. E nel 1869 il vescovo di Perugia, il cardinale Gioacchino Pecci (papa Leone XIII), dedicò alla Vergine anche una cappella-memoriale nella basilica di San Domenico “a ricordo del voto solennissimo fatto dai perugini nel 1629 e nel 1631 per ottenere liberazione da una “influenza maligna” (la pestilenza)”. E infine il 7 settembre 1873 “su suggerimento del beato Pio IX, consacrò, dinanzi all’immagine della Madonna delle Grazie, la città e la diocesi di Perugia all’Immacolata”. Questo “Atto di consacrazione alla Madonna Santissima delle Grazie” e l’“Inno alla Madonna delle Grazie” (C. Pascucci), offrono delle invocazioni dai contenuti anche sociali, alcune tratte da antiche preghiere recitate nella cattedrale, altre scritte dagli arcivescovi Ennio Antonelli, Dario Mattei Gentili e Mario Vianello, durante il loro episcopato perugino, e dal cardinale Bassetti.
IL CARDINALE BASSETTI nella sua invocazione a “Maria madre della grazia”, scrive: “…sostienici in questo momento di prova. Sii per noi segno di sicuro rifugio e conforto. / Stella luminosa e guida del popolo perugino, oggi deponiamo ai tuoi piedi le nostre angustie. Assisti con la tua materna sollecitudine coloro che sono stati colpiti dalla malattia, perché non perdano fiducia e speranza. Guida le scelte dei governanti, dei medici e degli operatori della sanità perché sappiano agire per il bene e nel rispetto della persona. / Ti affidiamo gli anziani, soprattutto quelli che vivono nella solitudine della loro casa in questo tempo: possano sentire la vicinanza della Chiesa, capace di scorgere i bisogni e le angosce dei fratelli. / Ti raccomandiamo il mondo del lavoro: in questo periodo di incertezza, dona a tutti la forza di non scoraggiarsi e di riprendere con maggiore entusiasmo la propria occupazione, una volta passata l’emergenza presente. / Ti preghiamo per i giovani studenti perché sappiano mettere a frutto questo tempo …”.
COSI’ VERRA’ RIPETUTA, dai canonici della nostra Cattedrale e già recitata certe volte nel corso della storia, la “Novena alla Madonna delle Grazie in tempo di grave necessità”, dal 25 marzo sino al 2 aprile, con una diffusione via social media e scaricabile dal sito: www.diocesi.perugia.it.
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marilena badolato