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E LA CULTURA NON SI FERMA. PAPA FRANCESCO BENEDICE IL MONDO.

IN UNA PIAZZA SAN PIETRO DESERTIFICATA DAL VIRUS il Papa cammina solo con sulle spalle tutto il mondo che aspetta una sua preghiera e la benedizione urbi et orbi. Solo per chi la desidera questa benedizione diversa, per una situazione così diversa che nessuno  avrebbe potuto immaginare.

 

“SIAMO tutti sulla stessa barca-dice il Papa- tutti chiamati a remare” e continua riferendosi all’episodio di Cristo e gli Apostoli insieme su una barca in balia della tempesta: “Perché avete paura? -chiede Gesù- non avete fede?” “Non ti importa di noi? -rispondono sfiduciati gli Apostoli che temono il naufragio, così umani e fragili. E Gesù ferma il vento e la tempesta, una sola parola e sono salvi. Che è un po’ quello che noi recitiamo prima di prendere l’ostia: io non sono degno, ma dì una sola parola e sarò salvo.

 

“IMPAURTI E SMARRITI in una tempesta improvvisa e furiosa-continua il Papa-cadono tutti gli stereotipi della nostra società, i lacci che costringono alla corsa ad ogni costo, alla fretta, alle guerre, alle ingiustizie planetarie, all’ambiente che soffre”.

MA “Abbiamo pensato di rimanere sempre sani in un mondo malato?”.

 

DIO così ci parla anche in questa buia notte che regala il Coronavirus. E saranno anche giornate scure senza la nostra Settimana Santa con i suoi riti che ci accomunano tutti, senza quelle processioni del Venerdì santo, del Cristo morto, che uniscono l’Italia intera e tutta la nostra Umbria in particolare. E la festa del Resurrexit, l’apoteosi finale delle campane a festa, dei cibi benedetti che rallegrano le nostre tavole, soli senza parenti e amici e, per alcuni, non dimentichiamolo mai, senza i propri cari persi per sempre. E con tanti, stremati sfiniti, ma mai sconfitti medici, paramedici, forze dell’ordine,volontari sempre in prima linea ad alleviare sofferenze e a guardare negli occhi occhi che chiedono speranza.

 

PER i credenti Dio può riportare un po’ di sereno nelle nostre tempeste, quelle piccole e grandi del quotidiano e invece quella di una tragedia universale, perché con Lui, in fondo, la vita non muore mai.

 

 

#IORESTOACASA

 

marilena badolato

AUTHOR - Marilena Badolato