E LA CULTURA NON SI FERMA. PREGHIERA ALLA BEATA COLOMBA IN TEMPO DI PANDEMIA.
IN QUESTA TRINCEA DOMESTICA DELL’ISOLAMENTO oggi, domenica 15 marzo 2020, strade deserte e deserta l'anima, forse serve più che mai il conforto di una cultura di fede. L'attesa sembra infatti avvicinare tanto gli animi, mentre le braccia e le guance restano per ora distanti, la fisicità annullata. E la preghiera ci riconnette a quell’impossibile che ci fa sperare in una vicina possibilità. Una speranza.
LA BEATA COLOMBA pregò, qui a Perugia, di preservarci dalla peste che imperversava, ciclica, nella nostra Penisola e quasi a intervalli regolari, seminando distruzione e morte.
ECCO ALLORA una parte della lettera, affettuosa, inviata da Amilcare Conti, Presidente dell’Associazione Beata Colomba da Rieti e segretario del nostro Arcivescovo, Cardinale Gualtiero Bassetti, confinati entrambi presso la Curia Arcivescovile di Perugia in Piazza IV Novembre accanto alla nostra Fontana che -scrive-"non zampilla più”:
“[...] La Madonna delle Grazie veglia sulla città nella penombra del tempio. I sacerdoti celebrano l’Eucaristia da soli nel silenzio. Vengono in mente le gesta della beata Colomba, titolare della nostra Associazione. Anche lei, nella sua breve vita, si trovò coinvolta nella pestilenza: era il 1494. Da primavera ad autunno un morbo terribile aggredì Perugia. I magistrati e il popolo chiesero l’intercessione di Colomba per fermare l’epidemia. La Beata ordinò allora preghiere, digiuni, penitenze ed elemosine. Chiese che fosse dipinto un gonfalone processionale, ancora visibile in San Domenico. Oggi ci si rivolge di più alla scienza, alla medicina, nella speranza di una cura e di una guarigione sollecita. Nei nostri ospedali si sta facendo il possibile per accogliere e curare i contagiati. Abbiamo però la sensazione di essere impotenti di fronte a tanta virulenza del morbo. Seguendo l’esempio dei nostri Pastori, dobbiamo anche noi chinarci supplici dinanzi alla misericordia di Dio per essere liberati da ogni male. […] Tutti saluto affettuosamente, nella speranza di ritrovarci presto, magari il 20 maggio, per onorare e ringraziare la nostra Patrona.
E SEGUE questa preghiera alla Beata in tempo di pandemia, approvata dallo stesso Cardinale Bassetti:
TEMPORE MORBI. Beata Colomba da Rieti, In questi tempi in cui una contagiosa malattia sconvolge le nostre vite e l’intera società, noi ci rivolgiamo a te, memori della tua partecipazione diretta alle sofferenze della gente. Tu che hai provato nel tuo corpo gli effetti devastanti della peste, sii vicina agli ammalati: aiutali a vivere questo momento decisivo della loro vita con forza d’animo e con il coraggio della fede. Fa’ che sperimentino la consolazione e la vicinanza del Signore crocifisso e risorto. Tu che hai vissuto in prima persona il terrore provocato dalla peste, infondi nei nostri cuori la pace di Gesù, quella pace che nessuno ci può togliere, affinché viviamo questi giorni così drammatici con prudenza, attenzione e responsabilità, ma guidati dalla serenità dello spirito. O nostra avvocata potentissima, prega il Signore nostro Dio perché allontani da noi questo flagello che sembra inarrestabile, come facesti allora per allontanare la peste da Perugia. Noi abbiamo fiducia in te, tu rispondi sollecita alle nostre attese. Amen. Padre nostro, Ave, Gloria (testo di Mauro Papalini, uno dei fondatori dell'Associazione Beata Colomba da Rieti- Perugia)
#IORESTOACASA
marilena badolato