EUROCHOCOLATE 2016: CON CHI? IL CIOCCOLATO.
PASTICCERIA, MATEMATICA EUCLIDEA. La pasticceria è una cosa seria. Grammature precise, fisica e chimica degli elementi, forme geometriche nitide, nette e fantasticamente poi colorate. I colori della natura, ma anche quelli tecnologici parlano di creazioni, di caratteri, di personalità. Il pasticciere lì dentro mette l’anima. Molto più di qualunque cuoco o chef. L’anima è dolce, non v’è dubbio. E persino nera se è di cioccolato, e pronta a plasmarsi con la materia plastica di Lui- il cioccolato-sino a diventare una cosa sola. E finita quella sua creatura che compone lentamente, alliscia, carezza o scuote, manipola appunto con quelle mani più o meno veloci più o meno esperte più o meno adoranti, la guarderà con attento affetto. Sì perché mai come nella pasticceria il rapporto tra creatore e creatura è così intenso, unico, indissolubile. Direi un rapporto d’amore più o meno platonico, più o meno invece profondamente carnale. E il momento dell’assaggio è un banco di prova per il mondo, ma non per il pasticciere. Amerà sempre quella sua creatura, il prototipo, quella della prima volta, ascolterà suggerimenti “migliorativi” cambierà, modificherà lievemente soprattutto se parteciperà a un concorso e dovrà sottostare a norme rigide che imbrigliano la sua fantasia, la sua conoscenza, la creatività tout court. Cambierà, ma mai definitivamente. Perché quella è la sua amata, quella della prima volta, e Le vorrà sempre bene.
marilena badolato