FESTIVAL ASSISI NEL MONDO: CHIESA MUSEO DI SAN FRANCESCO MONTEFALCO
VIVALDI E BACH, DA VENEZIA A VIENNA
Il sole, impertinente, invidioso di cotanta maestria, non rispetta l’ orario: il concerto è quasi al termine, ma il padrone del cielo e della luce troppo presto fa capolino nella sala, disturbando con i suoi raggi il volto dei musicisti, dei giovanissimi Laura Bortolotto e Christian Sebastianutto, non gli occhi però, ben chiusi nell’estasi della composizione. Ma, coi suoi raggi d’oro, illumina i i dipinti di Benozzo Gozzoli alle pareti e ci offre l’emozione in più del colore perfettamente restaurato e conservato di tutto il Ciclo rinascimentale della vita di Fancesco d’Assisi. Siamo a Montefalco nella Chiesa Museo di San Francesco, oggi chiesa, cripta, pinacoteca, per il Festival Assisi nel Mondo. Saranno Vivaldi e Bach, due grandissimi compositori del settecento, a dimostrare la grandezza e la diffusione della musica di compositori veneziani tra il 1500 e il 1700 in tutta Europa.
Bach studia Vivaldi, trascrive i suoi concerti e lo interpreta con diversa sensibilità, forse un lirismo più puro, indubbiamente meno descrittivo e meno vivace e colorito del Nostro, più emozionale forse, italiano. Vivaldi, trattamento timbrico colore orchestrale impasti armonici arte del contrappunto e della imitazione di rara luminosità e bellezza descrittiva. Bach, suo grande ammiratore, grande armonia delle composizioni, un architetto della musica con l’uso ineguagliato del contrappunto, ordine e saggezza, razionalità, ma anche grande religiosità e impatto emotivo. Soli Deo Gloria, firmerà così i suoi scritti Bach, sempre dedicati alla gloria del Signore.
Fantastica acustica già dalle prime note, la Vita di Francesco, alle pareti, anche questa a gloria di Dio, si anima di colori più vividi. I volti dei musicisti sono molto giovani ma seri, consapevoli di suonare note divine.
Gli archetti accarezzano le corde con movimenti simili, mai uguali. Aprono i violini solisti, i volti delle due ragazze si trasfigurano nel lirismo puro di Bach: Laura Bortolotto e Masha Diatchenko, 34 anni in due, per il Concerto in Re min. per due violini archi e b.c. BWV 1043. Sarà un fitto dialogo tra i due violini lungo tutta la durata del pezzo; i movimenti: Vivace, Largo ma non tanto, Allegro.
Entra ora Vivaldi con le sue Stagioni, quattro Concerti per violino, i violini di Laura e Christian. Apre La Primavera, seguirà L’Estate e poi L’Autunno e L’Inverno, secondo il ciclo di natura, e saranno scene di Natura in musica: il canto degli uccelli, movimento allegro famosissimo, lo scorrere dei ruscelli, le gocce di pioggia, il temporale estivo, la tempesta di vento, folate di vento folate di note, anima elegante veneziana, ritmo mediterraneo e poi il silenzio dei pastori, i danzatori ubriachi ebbri di bacco, le notti silenziose, l’afa delle sere d’estate a Venezia, suono umido e greve-grave, unica città al mondo in cui il colore dell’acqua della terra e del cielo sono un tutt’uno, e ancora i paesaggi ghiacciati, ma anche le feste di caccia, le note trionfali di battute di caccia.
Il cimento dell’armonia e dell’inventione, con i sonetti scritti accanto ad ogni opera per spiegare il suono, la sua genesi, per descriverne la scena musicata. Gli occhi son chiusi al reale e pensano altrove e il pubblico scompare, solo il violino conta estrema propaggine di quelle mani che agilissime lo toccano, lo fanno vibrare. Ritmo vivace, voglia di vivere, Primavera che sboccia, violino dolcissimo che ora parla all’anima. Suono celeste se questo ha un colore. Estate e Autunno,violino solista, assolo fantastico: le corde pizzicate con dita sottili archetto e dita magrissime e agili. Note sotto l’arco dorato, lo sorreggono, lo tengono su, diventa cornice ideale all’orchestra di archi che suona e accompagna. Estasi pura.
L’assolo di Laura, torna lei per l’Inverno, un inverno veneziano di neve e carnevale è un tutt’uno col violino, legno e mani mani e legno e corde e dita e archetto, occhi chiusi in pensieri diversamente assorti, aperti solo un attimo per ritrovarci, noi pubblico, e ritrovarsi, mentre l’archetto vola velocissimo.
Abbiamo iniziato con un doppio di Bach, dice il Direttore Domenico Mason e finiamo con un doppio, la Polka di Shostakovich, in origine 5 pezzi per 2 violini e un pianoforte, e per la polka torna Masha in duetto con Laura. Applausi per tutti tanti e intensi, per innumerevoli uscite.
La luce giallo-oro del sole ormai è padrona della scena, padrona della sala, e di tutta la parete intera. Arte con arte: purezza di colori, purezza di suono. Note e colori di purissimo oro. Preziosi.
ACCADEMIA D’ARCHI ARRIGONI DIRETTORE: DOMENICO MASON
FESTIVAL ASSISI NEL MONDO PROGETTO ” OMAGGIO ALL’ UMBRIA” Elaborazione e Sovrintendenza di Laura Musella
Montefalco Chiesa Museo di San Francesco Lunedì 9 aprile 2012 ore 17
Prossimo appuntamento: Assisi Chiesa di San Rufino sabato 14 Aprile 2012 ore 21 COMMEDIA HARMONICA
Marilena Badolato maribell@live.it