FIORI IN INVERNO 4 -SPELLO VILLA FIDELIA-PROVINCIA DI PERUGIA
Terminate le sedie stasera qui a Villa Fidelia. In piedi gusterò l’ultima serata di Fiori in Inverno, la bella manifestazione che ci ha tenuto compagnia in questo periodo natalizio sino ad oggi, 13 gennaio, con quattro appuntamenti di cultura, storia, arte, immagini, musica e gusto qui nella storica Palazzina, fasciata da un affascinante giardino barocco. Gremitissima la Sala del caminetto con qualche seduta sistemata sin nelle salette vicine, dove magari non si vede, ma almeno si ascolta. Bravo e coinvolgente Manuel Magrini che alla tastiera digitale, suona per noi una sua fantasia di motivi, riconoscibile il tema di Jeux d’eau di Maurice Ravel e Someday My Prince Will Come, tratto dal celebre cartoon disneyano Biancaneve. Ritorna anche un tema allegro, legato ai canti da osteria, Oh du lieber Augustin, accompagnamento di note all’introduzione storica di Luciano Zeetti del Museo del giocattolo di Perugia, e alle sue Macchine dell’Illusione, le famose lanterne magiche. Queste lastre che mostravano paesi, usi, costumi, un’idea e un’immagine d’Europa unita ante litteram, grazie ai lanternisti che giravano tutte le città, di paese in paese, di piazza in piazza, portando in giro per il continente europeo immagini, storie e sogni.
Al piano superiore si concludono le conversazioni di Gino Bulla del Gruppo ZTL di Assisi, sui Riti del Maggio nel centro Italia, e si parla tra l’altro, della Festa del Maggio di Spelonga, che vuol ricordare simbolicamente “ l’albero della nave” della battaglia di Lepanto del 1571, a cui parteciparono ben trecento abitanti di questo paese. Le straordinarie foto in bianco e nero girano tutte attorno a noi nelle varie salette a raccontarci volti di uomini di luoghi di riti antichissimi. Le Feste dell’Albero del Maggio le troviamo diffuse in gran parte dei territori del centro Italia e numerosissime nella nostra regione: San Pellegrino, Isola Fossara, la Valcastoriana ( Preci, Campi, Ancarano, Castelvecchio, Corone) Castelsangiorgio, Piancastagnaio, Saragiolo, Spelonga, Porchia, Attiggio, San Michele, Collamato. Come il Cantamaggio che ritorna ogni anno a Valtopina, Valfabbrica, Gubbio, Sigillo, Buno. Anche le Feste del Fuoco, altro elemento di distruzione-rinascita, sono presenti a Itieli, Sant’Urbano, San Faustino, Canalicchio, Vasciano, Migliano, Grello. Oltre ovviamente alle nostre più conosciute, famose feste del Maggio: il Calendimaggio di Assisi, e la Festa dei Ceri di Gubbio.
Un saluto caro, stasera, anche ai presepi d’arte di Praesepia, mostra curata dall’Associazione Amici del Presepio di Città di Castello, le natività in terracotta di Romano Dini e i presepi scolpiti nei vari legni del mondo di Carlo Paolo Granci, che ci hanno tenuto compagnia in queste giornate mostrandoci il grande rito del Presepio che ogni anno ritorna a infondere speranza di ri-nascita e quindi di rinnovamento nella nostra quotidianità.
Per Umbria Tradizioni in cammino, il lungo treno di appassionati ricordi ancor oggi vivi e di tradizioni attualizzate, stasera è la volta del gruppo dei Cantori in Ottava Rima, straordinari poeti improvvisatori, composizioni che nascono spontanee e variano a seconda delle occasioni e dei temi trattati. Insieme al pubblico presente, vengono scelti due temi da trattare: l’amicizia e il tradimento. Partono le rime, a raffica e veloci come un treno, ogni volta diverse ed esilaranti, con un preambolo: “ A tutti quanti voi affetto e stima, esposto verso m’esca prorompente, e che non abbia proprio alcun confino, seppur nell’ osteria non vedo vino…” Cantano improvvisando d’amore, d’amicizia, di politica, d’attualità: “ Chi a viver bene la sua vita inizia, per prima cosa un amico si trova, quello davvero gli darà amicizia…” Un coinvolgente canto a braccio, una gara poetica sonora, due poeti estemporanei e i loro “contrasti” di improvvisazione su temi anche attualissimi, come la “guerra odierna”: “Non ci sono eserciti sullo scacchiere, ma un computer e davanti a lui un banchiere…” Scrosci di applausi. E a proposito del tradimento: “ Ricordati che l’uomo è un animale e non può avere solo affetto e stima o usare solo la materia cerebrale…”
E così via sino a pomeriggio inoltrato quando si spalancano le porte della Loggia Calcagnadoro, e appare un tripudio di gustose amenità: cioccolata in tazza con panna e i miei tè, un bianco imperiale, un verde aromatizzato da pezzi di frutta esotica e petali di fiori e una dolce tisana profumata d’addio. E alla fine saltano i tappi per un gustoso aperitivo d’arrivederci a Villa Fidelia, un brindisi caloroso a questa riuscita manifestazione d’emozionante cultura.
Fiori In Inverno sbocciano a Villa Fidelia e la Palazzina li protegge a garanzia che torneranno a sbocciare quanto prima. “A fiorire e a brillare quando a maggio apriremo di nuovo le porte alla prossima estate” Marco Vinicio Guasticchi, Presidente della Provincia di Perugia – Donatella Porzi, Assessore alle Attività Culturali.
Marilena Badolato maribell@live.it 13gennaio 2013