FLOS OLEI 2017: GLI OLI “ THE BEST” IN DEGUSTAZIONE, ABBINATI A PIATTI DI GRANDI CHEF.
LA GUIDA FLOS OLEI 2017 di Marco Oreggia, il “più bel libro di geografia”, un grande lavoro sul mondo olivicolo, ha premiato con “ The best ”, una sorta di Oscar dell’olio extravergine, due aziende umbre: il Frantoio Giovanni Batta di Perugia e la Società agricola Villa della Genga di Poreta-Spoleto. La guida è un insieme di idee vincenti: 50 paesi del mondo, oltre 500 aziende e 750 oli recensiti che regalano un taglio particolare della realtà legata all'extravergine, compresa quella paesaggistica e turistica, dove entra anche l’ abbinamento olio- cibo con l'aiuto di chef internazionali. Così al Westin Excelsior di Roma, dove è stata presentata la guida per l’Italia, gli oli premiati con“ The best”, e sono soltanto 20, sono stati abbinati in diretta a piatti di grandi chef, in degustazioni di Master class di cucina, dove ampio spazio è stato dedicato a numerosi altri prodotti ed eccellenze alimentari che rendono ricca e speciale la nostra tavola italiana. Una sorta di the best anche nel piatto: il riso acquerello, il parmigiano, l’aceto balsamico di Modena, il tartufo di Acqualagna, il pecorino toscano, la carne chianina, la trota del Trentino, il cioccolato.
INTRIGANTI RICETTE PER MATERIE PRIME DI GRANDE QUALITA’:
INSALATA DI PUNTA DI PETTO E MULSUM ALL’ACETO BALSAMICO (Chef Arcangelo Dandini, Ristorante l’Arcangelo-Roma). La punta di petto di chianina è interpretata in una gustosa entrée, servita fredda in insalata grazie a una riduzione di aceto balsamico di Modena, profumo d’antico nel piatto, sicura certezza in bocca.
RISOTTO GIALLO CON PARMIGIANO, CUORI DI CARCIOFO E LIQUIRIZIA, MANTECATO ALL’EXTRAVERGINE (Chef Angelo Troiani, Ristorante Il Convivio-Roma). Chicchi indipendenti ma perfettamente mantecati: l’acquerello è un riso speciale, lavorato con venti passaggi diversi, utilizzando tecniche innovative con il solo sfregamento senza frattura del chicco. Il Parmigiano è un alimento fantastico e storico, una grandezza italiana. Un riso bianco, pur se di assoluta integralità, che assorbe perfettamente il condimento, è stato interpretato insieme allo zafferano, per un profumato “giallo vitaminico”, e con una piccola dadolata di carciofo che Troiani fa cuocere lievemente prima per non inficiare troppo l’aroma della spezia e il gusto del parmigiano invecchiato e di grande rispetto. Conclude la presenza della liquirizia che crea il miracolo della agnizione in bocca.
RIGATONCINI INTEGRALI CON ZUCCA, CARCIOFI, PECORINO ED ESTRATTO DI MENTA (Chef Alessandro Circiello, Presidente Federazione Italiana Cuochi regione Lazio). Il profumo di menta fresca invade la solidità in bocca dell’ottimo pecorino toscano mentre la pasta integrale accoglie le ultime tendenze verso i grani antichi e la lavorazione integrale del chicco. Un extravergine perfetto scelto dallo chef regala gusto e amalgama a un piatto esteticamente interessante.
TROTA TRENTINO IGP ALLE ERBE SELVATICHE E LEGUMI CON TARTUFO BIANCO. (Chef Vasilis Leonidou. Ristorante Kapsaliana Village Hotel- Grecia). Una ricetta che assomiglia alle tradizionali umbre della Valnerina dove la trota Fario del Nera viene abbinata da sempre al nostro tartufo nero e dove la storia presenta antiche coltivazioni di leguminose. Qui la geografia è diversa: la trota è quella dei torrenti trentini e il tartufo quello bianco di Acqualagna, sua maestà il Magnatum Pico, grande tradizione e profumo molto coinvolgente...
CIOCCOLIO (Chef Michele Martinelli, Ristorante Locanda Martinelli-Livorno). Il profumo del cioccolato mi trasporta subito nella mia città, Perugia, anche se riconosco la grande tradizione cioccolatiera toscana Di cioccolatini all’olio ne ho assaggiati diversi, ma questo cioccolato che è lavorato con un olio che fa parte dei “best” suscita curiosità. A riprova che materie prime di eccellenza si sposano tra loro in stretto connubio e fantasia.
Una ventata di energia, consapevolezza, cultura all’interno del contesto oleario, la ricchezza di uomini, i frantoiani e i loro collaboratori, e di aziende che lavorano anche per il miglioramento ambientale. Ma anche per trasmettere paesaggi, terre, tradizioni, usi e costumi, agroalimentare di qualità. Per un superamento della crisi economica puntando su una pianta che è da millenni un bene prezioso per l’uomo: racconta la sua storia, costituisce da sempre una sua risorsa e un bene così speciale. Da capire, interpretare e amare.
marilena badolato