” FONTENOVO” FESTEGGIA I SUOI 130 ANNI: UNA ECCELLENZA DELLA NOSTRA CITTA’
IN PRIMA FILA gli anziani più debilitati, quelli in carrozzina, bisognosi di maggior affetto e cure. Vedranno così il nostro Cardinale Gualtiero Bassetti più da vicino, potranno udire parole di speranza. Per lenire cuori e corpi feriti.
NEL BEL GIARDINO DI FONTENOVO, la residenza protetta per anziani, la più cara al cuore dei perugini, oggi si festeggiano i 130 anni della sua fondazione, avvenuta proprio nel mese di giugno, nei giorni vicini alla ricorrenza di San Pietro e Paolo, quando le Piccole Sorelle dei Poveri, appena in sei, iniziarono questa avventura ponendosi come scopo l’aiuto ai poveri della nostra città, con il “ricovero” dei primi indigenti ospiti. E con il primo appello a tutti gli abitanti, dell’urbe e del contado, a offrire denaro o i frutti della terra: qualunque cosa andava bene per le suorine che facevano miracoli: cucinavano, rassettavano, lavavano e stiravano, tenevano pulita la struttura e soprattutto gli anziani ospiti. Questo ricordano le letture dell’attore e regista Nino Marziano, tratte dai diari delle suore dei poveri, insieme ai sorrisi che regalano gli spettacoli di animazione dei ragazzi di Casa Emmaus e i fantastici clown dell’associazione Nasi Rossi. Struttura ufficializzata poi da Papa Leone XIII nel 1886 e visitata da Papa Giovanni Paolo II nel 1986.
IERI UNA STORIA DI POVERTA’, OGGI DI ECCELLENZA CON LA STANZA MULTISENSORIALE, QUELLA DEL TRENO DELLA MEMORIA E IL GIARDINO TERAPEUTICO che saranno presentati persino ALL’EXPO DI MILANO. Un giardino sensoriale di aromi e profumi e di morbidezza gentile, stanze di colori e profumi e luci da vivere e recuperare e persino la stanza del Treno, all’interno del nucleo di riabilitazione della memoria, costruita grazie all’ interessamento di Trenitalia, dove gli anziani ospiti, sedendosi in un vero scompartimento ricreato esattamente come quello reale, potranno vedere e“vivere” un video che mostra loro luoghi e stazioni di città conosciute, dei loro ricordi più cari, oppure nuove città e nuovi mondi che avrebbero voluto visitare nella loro vita, ma non è stato possibile farlo. Importanti sperimentazioni per gli anziani malati d’Alzheimer e di demenza senile, che procedono già da qualche anno con gli incoraggianti risultati di diminuire la somministrazione di terapie farmacologiche, agevolare il recupero psicofisico e il mantenimento e il rafforzamento delle attività residue. Accanto il primo Cafè Alzheimer dell’Umbria, gestito in collaborazione con l’associazione A.M.A.T.A.
GLI ANZIANI affetti da demenza senile o Alzheimer li individuo subito: la stessa camminata incerta e malferma, lo stesso bisogno continuo di qualcuno che stia loro vicino, lo stesso sguardo perso, gli stessi occhi che brillano del loro colore al sole che li ferisce e non se ne accorgono, la stessa sensazione di smarrimento se il sole scompare e il buio avanza, il disorientamento fanciullo, proprio come quello di mia madre. E per questo li ami ancora di più.
TANTI VOLONTARI, PARENTI, AMICI, associazioni di giovani clown che strappano sorrisi, bravissimi attori e musici che cantano, a festeggiare insieme questa vita che non se ne vuole andare via. Tanti ad aiutarti a trascorrerla in compagnia, curati, capiti, attorniati dal verde e dall’acqua zampillante della fontana del giardino o di quell’erba vellutata che sfioro- una pianta mediterranea, rivela il professore Aldo Ranfa, agronomo ricercatore presso la Facoltà di Agraria di Perugia, che ha creato questo giardino terapeutico-, per stimolare la sensorialità nella sua globalità, attraverso la vista dei meravigliosi colori e del verde, il rumore del frusciare delle fronde degli alberi e dello scorrere dell’acqua della fontana, il tatto, con quella carezza vellutata.
UNA GIORNATA DI SPERANZA con le parole del Cardinale Bassetti e con il suo sguardo che non nasconde la comprensione e l’affetto, mescolato al rito della Messa. E vedo che al momento della Comunione i sacerdoti che la somministrano, danno l’ostia sacra ai malati accarezzandoli lievemente.
Bambini giocano attorno alla fontana e parlano della vita giovane che continua. Bella giornata per tutti. Grande insegnamento cristiano e non solo. Di socialità vissuta e condivisa.
“Le iniziative per l’importante anniversario vogliono essere un’occasione per stare insieme, per riflettere, per attivare nuovi progetti, per incrementare i contatti con il volontariato, con le diverse realtà associazionistiche presenti sul territorio e per non interrompere il significativo legame con la città di Perugia, che nel corso degli anni è stato sempre vivo, tanto che la residenza Fontenuovo è iscritta all’Albo d’Oro della Città di Perugia”. Orfeo Ambrosi, presidente di Fontenuovo, residenza protetta per l'accoglienza e l'assistenza socio-sanitaria residenziale di soggetti anziani non autosufficienti.
marilena badolato giugno 2015