FOREST THERAPY.
CREARE CON IL VERDE, vestirsi con il verde. Il verde è diventato l’elemento ispiratore del mondo dei creativi ed emblema della rigenerazione tout court. Così la “terapia della foresta” investe anche la moda, gli abiti, gli accessori e gli oggetti che diventano prototipi di un vivere più sano. Le fibre naturali, il lino la canapa, ma anche il bambù e le piante come l’ortica o le tinture con petali di fiori o minerali, cominciano ad essere usati massivamente dagli stilisti. Basti pensare a Claudio Cutuli che, immersosi nel paesaggio umbro di Bevagna, ha iniziato a creare utilizzando solo fibre e tinte regalate dalla Natura per le sue sciarpe colorate che ora vestono il mondo.
DALLA CANAPA, la cui storia odierna spazia dal tessile alla bioarchitettura, dall'alimentare alle bioplastiche, dalla cosmetica al settore cartario, ed è curata in Umbria dal piccolo-grande Museo di Sant’Anatolia di Narco, sono stati creati 11 diversi oggetti. Dagli strumenti musicali come un basso-ukulele elettrico e percussori ai biscotti, dal sistema filtrante per l'aria ai portavasi per la coltivazione indoor, dalla culla a sospensione al cappello con proprietà rigenerative fino ai moduli fono-assorbenti e ai giocattoli come l'altalena e lo skateboard. Prototipi ideati da famosi designer e studenti che hanno colto la sfida lanciata da Fabric-Action progetto promosso dalla Regione Umbria e realizzato in collaborazione con il Museo della Canapa, il Politecnico di Milano, Ghénos Communication, per dare nuove forme e nuova vita a questa fibra fortemente legata alla tradizione ed al territorio. I prototipi rimarranno esposti a Spoleto, a Palazzo Collicola-Arti visive, per tutta l'estate dal 17 giugno al 31 agosto.
ALTRO PROGETTO E’ 3F Forest For Fashion , che vede uniti PEFC Italia e l'Istituto Italiano di Design, con l’ obiettivo di individuare materiali innovativi e sostenibili di origine verde e forestale nella creazione di capi di abbigliamento e accessori. Gli studenti hanno progettato e realizzato queste creazioni che saranno presentate nell’evento conclusivo: una sfilata di moda che si terrà il 23 giugno a Perugia, dalle 18.30, nella Sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria
IMMERGERSI NEL VERDE. Il forest bathing è un “bagno nel verde” per respirare e rigenerarsi nei boschi, nelle foreste ma anche nei parchi cittadini, purchè la vegetazione sia fitta e crei ombra e ristoro. Nato in Giappone lo “Shinrin-yoku” che risale alla religione shintoista, da noi diventa da subito natura, benessere e medicina: le passeggiate nel verde, respirando quei balsamici profumi, potenziano le difese immunitarie, regolarizzano pressione arteriosa e battito cardiaco, abbassano cortisolo (l’ormone dello stress) e colesterolo, curano la depressione, aumentano l’energia e stimolano la creatività. In più il paesaggio italiano possiede alberi, come il faggio, che sono addirittura migliori dell’hinoki, il cipresso giapponese considerata la migliore pianta per il forest bathing, E ancora il leccio, il castagno, la quercia, il pino, respirare le sostanze che emettono è rigenerante: i fitoncidi, oli essenziali contenuti nel legno che vengono emessi in forma volatile come difesa da parassiti e insetti nocivi, da muffe e licheni. E i maggiori e immediati benefici saranno per asmatici e bronchitici cronici, adulti e bambini. (Chorong Song, Harumi Ikei, Yoshifumi Miyazaki: "Physiological effects of nature therapy: a review of the research in Japan", pubblicato in "International review of environmental research and public health".)
marilena badolato